Il governo del Belgio ha annunciato che il Paese rinvierà la sua uscita dal nucleare a causa della guerra in Ucraina. Il Belgio ha ritardato di 10 anni un piano per mandare in soffitta l’energia nucleare nel 2025, a causa dell’enorme aumento dei prezzi dell’energia dovuto all’invasione russa dell’Ucraina. “Il governo federale ha deciso di adottare le misure necessarie per prolungare di dieci anni la vita dei due reattori nucleari di piu’ recente costruzione. Allo stesso tempo, stiamo accelerando la transizione verso piu’ energie rinnovabili, il miglior percorso verso l’indipendenza energetica”, ha affermato in un tweet il Primo Ministro belga Alexandre De Croo.
“La guerra sta cambiando la nostra visione dell’energia“, ha detto De Croo aprendo la conferenza stampa in cui ha annunciato che l’attivita’ dei reattori Doel 4 e Thiange 3 verra’ estesa per dieci anni. “In questo modo, l’energia puo’ essere garantita a medio e lungo termine“, ha sottolineato. Il Belgio importa il 90% della sua energia, di cui il 51% dalla Russia. Il Belgio attualmente gestisce due centrali nucleari con un totale di sette reattori.
L’Europa sta lottando per trovare il modo di liberarsi dalla sua dipendenza energetica dalla Russia, che fornisce il 40% del fabbisogno di gas dell’Europa, principalmente a Germania, Italia e diversi Paesi dell’Europa centrale. I prezzi sono saliti alle stelle per gli europei dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e i leader dell’UE si incontreranno la prossima settimana per concordare nuove misure di emergenza per attenuare il colpo per i consumatori e le imprese.