Guerra in Ucraina, il CEO Engie: senza gas russo ci sarà un “vero problema il prossimo inverno, potremmo non averne a sufficienza”

Catherine MacGregor incoraggia ad accelerare su biometano ed energie rinnovabili, per non dipendere dal gas russo
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L’amministratore delegato di Engie Catherine MacGregor ha dichiarato oggi che qualsiasi decisione di fermare le importazioni di energia russe come rappresaglia per l’invasione dell’Ucraina avrebbe un impatto sulle forniture energetiche di Francia ed Europa il prossimo inverno.
Se mai i 27 Stati UE decidessero di fermare le importazioni di gas, “i prezzi dell’energia raggiungerebbero livelli estremamente alti“. “L’inverno sta volgendo al termine. Il vero problema sarebbe il prossimo inverno perché durante l’estate reintegriamo le scorte“, ha dichiarato MacGregor in un’intervista a France Inter. Se si decidesse di interrompere la fornitura di gas dalla Russia “il riempimento di questi depositi sarebbe insufficiente e non avremmo gas a sufficienza rispetto agli anni precedenti” .

Questo è uno scenario estremo perché ci sarebbe una tale volatilità che i mercati potrebbero smettere di funzionare. Ecco perché è importante anticipare queste misure,” ha aggiunto il direttore generale di Engie. “Ecco perché stiamo mettendo sul tavolo misure che coprano l’aumento di questi prezzi del gas“, ha sottolineato MacGregor per la quale queste misure “sono già previste da governi e autorità pubbliche perché c’è un elenco di cose che potremmo fare per limitare la domanda“.
Per non dipendere più dal gas russo, Catherine MacGregor chiede in particolare di “accelerare il biometano e ovviamente le energie rinnovabili (…) Le turbine eoliche sono energia locale e risorse quasi infinite (…), il carbone deve rimanere un tabù per quanto possibile” .

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