Il governo della Federazione Russa ha approvato un elenco di Stati e territori stranieri che “commettono atti ostili contro la Russia, le sue aziende e i suoi cittadini“. Il riferimento è alle sanzioni economiche imposte alla Russia dopo la guerra in Ucraina.
La lista comprende anche i Paesi dell’Unione Europea e di conseguenza anche l’Italia. Inoltre, vi figurano:
- Stati Uniti
- Canada
- Regno Unito
- Ucraina
- Montenegro
- Svizzera
- Albania
- Andorra
- Islanda
- Liechtenstein
- Monaco
- Norvegia
- San Marino
- Macedonia del Nord
- Giappone
- Corea del Sud
- Australia
- Micronesia
- Nuova Zelanda
- Singapore
- Taiwan
L’elenco è stato approvato come parte del decreto del Presidente della Federazione Russa del 5 marzo 2022.
L’elenco segnala chi ha approvato o sostenuto le sanzioni contro Mosca e include Paesi di primo piano, assieme all’Ucraina, ma vede anche l’inserimento di piccole nazioni, come Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, San Marino e Micronesia. Spicca la presenza della Svizzera, che messo da parte la sua tradizionale neutralità per sostenere le misure internazionali contro la Russia.
Oltre al valore politico dell’elenco, va considerato anche l’aspetto economico: nel documento del governo si sottolinea che le controparti russe – pubbliche o private – “che hanno obbligazioni in valuta estera nei confronti di creditori stranieri dall’elenco dei paesi ostili potranno pagarli in rubli“. In pratica i bond emessi dallo stato russo o da una qualsiasi istituzione pubblica o privata potrebbero perdere di valore, dal momento che nessuna controparte internazionale accetterebbe di essere saldata in una valuta il cui valore sta precipitando in maniera verticale.
“La nuova procedura temporanea si applica ai pagamenti superiori a 10 milioni di rubli al mese (o un importo simile in valuta estera),” è stato precisato.