Trentasei satelliti della costellazione internet OneWeb sono sulla rampa di lancio su un razzo Soyuz 2.1b, ma l’agenzia spaziale russa Roscosmos non intende procedere se non verranno fornite garanzie sugli scopi non militari.
Lo stop arriva a poche ore dal lancio dei nuovi satelliti dell’azienda con base nel Regno Unito, programmato il 4 marzo dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan.
Il razzo Soyuz dovrebbe portare in orbita i 36 nuovi satelliti della costellazione di internet spaziale di OneWeb, già operativa da qualche mese e che potrebbe essere completata nel corso del 2022. Il lancio rientra in una serie di accordi tra Glavkosmos, parte di Roscosmos, e Arianespace, l’azienda che gestisce le operazioni di lancio per l’Agenzia Spaziale Europea.
Dopo le tensioni di questi giorni, che hanno portato anche alla partenza del personale russo dalla base europea di Kourou, in Guyana Francese, è arrivato anche il tweet Roscosmos che ha riportato le parole del direttore Rogozin: “Roscosmos ha avvertito OneWeb che se non fornisce una garanzia che i suoi satelliti non saranno utilizzati per scopi militari entro le 21:30 ora di Mosca del 4 marzo, il razzo Soyuz-2.1b sarà rimosso dal lancio“.