L’invasione russa dell’Ucraina è iniziata il 24 febbraio e il conflitto prosegue ormai da oltre un mese. Ma secondo quanto propone un deputato della Duma della città di Mosca, i piani della Russia potrebbero non fermarsi all’Ucraina.
Mykhail Podolyak, capo negoziatore dell’Ucraina e consigliere del Presidente Volodymyr Zelensky, ha rilanciato i timori di “un’operazione speciale militare globale”, ossia un’offensiva di Mosca su vasta scala, che punti a Polonia, Moldavia, Lettonia, Lituania ed Estonia. A seguito delle sue parole, su Twitter ha iniziato a circolare un documento datato 24 marzo, in cui Sergei Savostyanov, deputato della Duma, invia al governo e a Vladimir Putin la sua proposta: oltre all’Ucraina, anche la Polonia, gli Stati baltici, la Moldavia e il Kazakistan devono essere “smilitarizzati e denazificati” dalla Russia.
Il documento di Savostyanov è stato rilanciato da Nexta, media bielorusso filo-ucraino, e da Visegrad24. Poi la notizia è stata riportata anche da Ura.ru, agenzia di stampa online russa. Una parte del testo redatto dal deputato russo riporta: “la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina garantiranno una sicurezza sostenibile per i popoli dell’Ucraina, della Russia e di tutta l’Europa. Per un processo più completo volto a garantire la sicurezza della Federazione Russa, oltre all’Ucraina, ritengo opportuno includere gli Stati baltici (Lituania, Lettonia, Estonia), Polonia, Moldavia e Kazakistan nella zona di denazificazione e smilitarizzazione”.
L’ufficio del Presidente Zelensky ha risposto a questa dichiarazione. “Tutto è appena iniziato. Ci sarà molto sangue europeo secondo i russi”, ha scritto su Twitter Mikhail Podolyak.