Nell’ambito del COcoa Supplement and Multivitamin Outcomes Study (COSMOS), un team di ricercatori guidato da scienziati del Brigham e del Women’s Hospital ha esaminato i flavanoli del cacao e gli integratori multivitaminici-multiminerali, chiedendosi se sono in grado di prevenire le malattie cardiovascolari e il cancro tra gli anziani.
Lo studio ha evidenziato che nessuno dei due supplementi ha ridotto significativamente l’esito primario degli eventi cardiovascolari totali, ma, nonostante ciò, le persone che hanno assunto il supplemento di flavanolo di cacao hanno mostrato un tasso di mortalità cardiovascolare inferiore del 27%.
“Quando abbiamo esaminato la totalità delle prove per gli endpoint cardiovascolari primari e secondari in COSMOS, abbiamo osservato segnali promettenti in base ai quali un integratore di flavanolo di cacao può ridurre importanti eventi cardiovascolari, inclusa la morte per malattie cardiovascolari,” ha affermato il Howard Sesso, ricercatore della Division of Preventive Medicine del Brigham and Women’s Hospital. “Questi risultati meritano ulteriori indagini per comprendere meglio gli effetti dei flavanoli del cacao sulla salute cardiovascolare“.
“Studi precedenti hanno suggerito benefici per la salute dai flavanoli, composti presenti in diversi alimenti a base vegetale tra cui cacao, tè, uva e bacche,” ha aggiunto JoAnn Manson, della Division of Preventive Medicine del Brigham and Women’s Hospital. “COSMOS non è stato un trial sul cioccolato, piuttosto, è stato una trial rigoroso su un integratore di estratto di cacao che contiene livelli di flavanoli di cacao che una persona non potrebbe mai realisticamente consumare dal cioccolato senza aggiungere calorie, grassi e zucchero eccessivi alla propria dieta“.
Lo studio COSMOS ha offerto l’opportunità di stabilire se un integratore di flavanoli di cacao potrebbe portare a riduzioni a lungo termine degli eventi cardiovascolari clinici. Gli autori dello studio hanno anche indagato su riduzioni del rischio di cancro.
Inoltre, lo studio è stato progettato per testare un multivitaminico comune nella prevenzione del cancro e delle malattie cardiovascolari.
Più di 21mila partecipanti hanno assunto, in modo random, capsule giornaliere che contenevano 500 mg di flavanoli di cacao, oppure una compressa multivitaminica, nessuno dei due o entrambi.
Lo studio ha rilevato che i flavanoli del cacao hanno ridotto del 10% gli eventi cardiovascolari totali, ma il risultato non è stato considerato statisticamente significativo.
Tuttavia, diverse analisi secondarie hanno fornito un supporto più ampio per un potenziale beneficio dei flavanoli del cacao sugli eventi cardiovascolari.
In primo luogo, coloro che hanno ricevuto l’integratore di flavanoli di cacao hanno mostrato una significativa riduzione del 27% della morte per malattie cardiovascolari.
In secondo luogo, quando gli scienziati hanno preso in considerazione l’assunzione delle pillole, hanno osservato una riduzione più forte, del 15%, degli eventi cardiovascolari totali e una riduzione del 39% della morte per malattie cardiovascolari.
In terzo luogo, anche un endpoint composito di eventi cardiovascolari maggiori, sebbene non fosse focus dello studio, è stato significativamente ridotto.
Un multivitaminico giornaliero non ha avuto effetti significativi sugli eventi cardiovascolari totali o individuali.
“Sebbene il nostro studio suggerisca segnali interessanti per la protezione cardiovascolare con i flavanoli del cacao, eventuali benefici per la salute dovuti all’assunzione di questi integratori avranno bisogno di conferma in una sperimentazione futura,” ha affermato Manson.
“Il nostro messaggio per i consumatori è quello di seguire una dieta sana ed equilibrata, ricca di fonti alimentari naturali di flavanoli, e di rimanere sintonizzati mentre valutiamo ulteriormente altri importanti risultati sulla salute con COSMOS,” ha aggiunto il dott. Sesso.
I risultati sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition.
Cacao, benefici e controindicazioni: il parere degli esperti
Secondo gli esperti dell’Humanitas Research Hospital, ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario,
“il cacao contiene molti flavonoidi, sostanze benefiche che agiscono positivamente sul sistema cardiovascolare, per la loro capacità di modificare alcuni processi patologici coinvolti nello sviluppo delle malattie cardiovascolari. Sarebbero infatti in grado di inibire il processo di formazione delle placche aterosclerotiche; di ridurre la tendenza delle piastrine a raggrupparsi e formare coaguli di sangue; di ridurre le infiammazioni a carico delle pareti dei vasi sanguigni e di regolarne il tono e di ridurre i livelli della pressione sanguigna. I flavonoidi rendono poi il cacao un potente alimento antiossidante in grado di difendere l’organismo dall’età che avanza e dai danni alla salute legati alla degenerazione cellulare. I flavonoidi infatti contrastano l’attività nociva dei radicali liberi nelle cellule, limitando così i danni che possono provocare.
Il cacao contiene inoltre diverse sostanze neurostimolanti, tra cui la caffeina e la teobromina, che agiscono sul sistema nervoso. Il consumo di cacao favorisce poi il rilascio di endorfine, peptidi naturalmente presenti nel nostro organismo, noti anche come “antidolorifici naturali” dagli effetti simili a quelli della morfina, regalando sensazioni di serenità e rilassatezza.
Tra le controindicazioni, è da ricordare che il cacao è un alimento molto calorico. Poiché contiene caffeina e teobromina, due sostanze neurostimolanti, il suo consumo è sconsigliato in caso di tachicardia. Particolare attenzione deve essere prestata al consumo di cacao dai soggetti allergici, dal momento che questo alimento stimola il rilascio di istamina“.
“Poiché il cacao contiene caffeina, sostanza dall’azione neurostimolante, è bene limitarne l’assunzione se si è in cura con farmaci per l’asma (può amplificare l’attività dei farmaci broncodilatatori), con farmaci per l’ipertensione arteriosa (la caffeina provoca un aumento della frequenza cardiaca, che alcuni farmaci invece contrastano) e in caso di terapia con farmaci già contenenti caffeina (come alcuni analgesici e antinfiammatori)“.