Si sono aperti oggi nella capitale francese i lavori dello Spring Meeting dell’International Astronautical Federation (IAF). Durante l’evento, che si protrarrà sino al 29 marzo, si svolgeranno gli incontri dei Comitati Tecnici e si pianificheranno i prossimi appuntamenti dell’anno, spiega in una nota l’Agenzia Spaziale Italiana: tra questi, in maggio, a Quito (Ecuador), la Global Conference on Space for Emerging Countries e in settembre la 73° edizione dello IAC 2022 a Parigi. Tra le iniziative previste, figura anche la IAF IDEA “3G” Diversity Day Initiative, che vuole promuovere l’inclusione delle diversità geografiche, di genere e generazionali (3G), attraverso lavori di gruppo. Tra i componenti del Comitato di valutazione anche il Presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia, che parteciperà anche ai lavori dello IAF Bureau nel suo ruolo di Consigliere del Presidente per l’International Space Forum e i Paesi in via di sviluppo. Infine, a Parigi sono presenti i membri del LOC dello IAC 2024 di Milano per aggiornare il Bureau sulle attività in corso e promuovere la partecipazione in seno alla comunità IAF globale.
Inoltre, lo scorso 26 marzo – sempre a Parigi – si è celebrato il 70° anniversario (1951-2021) della IAF, di cui l’ASI è membro dal 1989. Dalla sua nascita, la Federazione ha promosso il dialogo e la cooperazione spaziale a fini pacifici. Oggi i suoi membri sono 433 da 72 paesi e il suo motto è “Connecting @allSpace People”. L’Associazione Italiana Razzi fu nel 1951 tra i suoi membri fondatori e nel 1956 Roma ospitò il 7° Congresso annuale della Federazione, l’International Space Congress (IAC) al quale, l’allora Papa Pio XII, partecipò con un saluto. Nel 1981 Roma ospitò per la seconda volta lo IAC, seguito nel 1997 da Torino e nel 2012 da Napoli. L’anno scorso, durante lo IAC a Dubai, l’Italia ha vinto la competizione per ospitare lo IAC 2024 a Milano.
La celebrazione è stata aperta dalla Presidente IAF, Pascale Ehrenfreund, alla quale hanno partecipato in presenza o da remoto tutti i Presidenti IAF ancora in vita e i Vice-Presidenti degli ultimi decenni. Sono intervenuti, tra l’altro, in rappresentanza dell’Africa, Val Munsami (CEO dell’Agenzia spaziale del sud Africa), in rappresentanza dell’Asia, Wang Yiran (Segretario Generale della Società Cinese di Astronautica), in rappresentanza dell’Europa, Gabriella Arrigo (Direttore degli Affari Internazionali di ASI), in rappresentanza del Nord America, Mary Snich (Responsabile Relazioni Esterne della Lockeed Martin), in rappresentanza dell’America Latina, Marta Gaggero (Capo del Centro di Ricerca spaziale e aeronautico dell’ Uruguay), in rappresentanza dell’Oceania, Michael Davis (Capo della Thomas Space Foundation) e in rappresentanza dei giovani, Davide Petrillo (Direttore Esecutivo dello Space Generation Advisory Council).
La cerimonia si è conclusa con la premiazione – tramite assegnazione di medaglie – ai presenti Presidenti e Vice-Presidenti. Tra questi ultimi, Gabriella Arrigo, il cui mandato triennale si è svolto dal 2018 al 2020 ed è stato focalizzato sulle relazioni con la Scienza e l’Accademia. In particolare, infatti, l’ASI, già dal 2015 ha creato e realizzato con la IAF l’iniziativa dell’International Space Forum a livello Ministeriale, che, dopo l’edizione di Trento nel 2016, si è svolto a Nairobi per il continente africano nel 2017 con 31 paesi, a Buenos Aires per la regione dell’America Latina e Caraibica nel 2018 con 18 paesi, a Reggio Calabria per i paesi del Mediterraneo nel 2019 con 18 paesi. La prossima edizione, dopo la sospensione dovuta all’epidemia da COVID-19, è in fase di definizione.