Ucraina: la Cina valuta investimenti in colossi russi nel settore energetico e delle materie prime

La Cina sta valutando l'acquisto o l'aumento di partecipazioni in società russe nel settore energetico e delle materie prime
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L’invasione della Russia in Ucraina ha aumentato la pressione sulla Cina per garantirsi le importazioni tra il rialzo senza precedenti dei costi di energia, metalli e cibo. Preoccupato per l’impatto sull’economia, il massimo organo cinese di programmazione economica (Ndrc), ha emesso ordini per dare priorita’ alla fornitura di beni strategici.

Secondo quanto riporta Bloomberg, citando fonti anonime, la Cina sta valutando l’acquisto o l’aumento di partecipazioni in societa’ russe nel settore energetico e delle materie prime, come il colosso Gazprom e il produttore di alluminio United Co. Rusal. Lo. Pechino e’ in trattative con le sue aziende statali, tra cui China National Petroleum, China Petrochemical, Aluminium Corp. of China e China Minmetals Corp. per cogliere qualsiasi opportunita’ di investimenti in societa’ russe.

Le discussioni sono in una fase iniziale e non e’ detto debbano necessariamente portare a un accordo, ma e’ certo che alcuni colloqui tra cinesi e le compagnie energetiche russe hanno gia’ avuto il loro inizio. Sono tutte iniziative, tuttavia, che “non sono una dimostrazione di sostegno all’invasione russa in Ucraina“. Qualsiasi accordo sarebbe finalizzato a rafforzare i settori dove la Cina sta gia’ importando tra energia e comparto alimentare. Tra gli attuali investimenti energetici della Cina in Russia, CNPC ha una partecipazione del 20% nel progetto Yamal LNG e del 10% in Arctic LNG 2, mentre Cnooc possiede un altro 10%.

La Cina ha promesso di continuare le normali relazioni commerciali con la Russia nonostante un massiccio esodo di aziende da Europa e Usa. Il Ministro degli Esteri Wang Yi ha ribadito ieri in conferenza stampa che i legami Cina-Russia rimangono “solidi come una roccia”, malgrado la preoccupazione espressa per le vittime civili del conflitto, chiedendo i colloqui di pace per porre fine alla guerra.

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