Il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko sembra aver inavvertitamente svelato i piani russi per un’invasione della Moldavia durante un discorso al suo consiglio di sicurezza tenuto martedì 1 marzo che è stato trasmesso in televisione e pubblicato online dal regime autocratico.
Lukashenko – un alleato in tempo di guerra del Presidente russo Vladimir Putin che si è definito “l’ultimo dittatore” in Europa – si trovava di fronte a una mappa del comando di battaglia che sembrava mostrare un attacco pianificato dall’Ucraina meridionale alla Moldavia, un’ex repubblica sovietica che confina con Ucraina e Romania.
La mappa dell’invasione divideva l’Ucraina in quattro sezioni, dove le linee di attacco evidenziate erano già state eseguite dalla Russia, ad eccezione di quello che sembrava essere un attacco pianificato allo stato separatista moldavo della Transnistria attraverso la città portuale ucraina di Odessa, ha osservato il giornalista bielorusso Tadeusz Giczan, che ha pubblicato un breve video del discorso di Lukashenko (in fondo all’articolo).
Poiché la mappa sembra coincidere finora con i movimenti militari russi, ha suscitato preoccupazioni sul fatto che la Moldavia sia il prossimo obiettivo della Russia. Inoltre, la mappa di guerra di Lukashenko ha dato nuovo credito ai rapporti secondo cui la Bielorussia stava pianificando di schierare le proprie truppe in Ucraina, per sostenere l’invasione della Russia, che è diventata sempre più violenta poiché il Paese non è riuscito a ottenere vittorie militari decisive.
Ma qual è la probabilità che la Russia invada la Moldavia? La Russia ha circa 1.500-2.000 soldati di stanza nella sua regione separatista della Transnistria, dove ha sostenuto un governo filo-russo negli ultimi tre decenni. La Transnistria, che si trova lungo il confine sud-occidentale con l’Ucraina, è riconosciuta a livello internazionale come parte della Moldavia. Ci sono anche forze paramilitari fedeli al regime secessionista nella capitale della Transnistria, Tiraspol, stimate in circa 10.000 uomini. La Moldavia, d’altra parte, ha solo circa 6.000 soldati, secondo il BalkanInsight.
Il Presidente moldavo, Maia Sandu, nei giorni scorsi ha espresso preoccupazione per la situazione della sicurezza al confine del suo Paese con l’Ucraina dopo l’invasione russa. Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha affermato di aver visto elicotteri russi sorvolare Tiraspol, cosa che il Ministero della Difesa moldavo ha affermato di non poter confermare. Il Ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, ha avvertito la scorsa settimana: “se non fermiamo Putin in Ucraina, vedremo altri minacciati: i Paesi baltici, la Polonia, la Moldavia, e potrebbe finire in un conflitto con la NATO”.
Nicu Popescu, vice Primo Ministro della Moldavia, ha affermato che il Paese si trova in una “zona molto rischiosa“, ma anche se ci sono “ansia e paura” tra la popolazione, non pensa il Paese sia un obiettivo.
At today's security council meeting, Lukashenko showed what looks like an actual invasion map. It shows Ukraine military facilities destroyed by missiles from Belarus, attacks directions (everything agrees except Odessa-Transnistria). Also, Ukraine is divided into 4 sectors. pic.twitter.com/ueqBIFUbyM
— Tadeusz Giczan (@TadeuszGiczan) March 1, 2022