Questa prima parte di marzo 2022, con buona probabilità entrerà nella storia come una tra le più persistentemente fredde senz’altro degli ultimi trent’anni. Non tanto in termini di consistenza fredda, poiché certamente vi sono state irruzioni connotate da valori decisamente gelidi in diversi mesi di Marzo, anche negli ultimi anni, ma, appunto, per persistenza fredda. Basti pensare che praticamente il mese è iniziato all’insegna di correnti fredde continentali, peraltro ereditate dagli ultimi giorni di febbraio, e la circolazione fredda continentale non è mai cessata per tutta la prima decade e anche per la prima parte della seconda, quindi fino a metà mese. Le correnti balcaniche, Est europee hanno avuto in continuazione il sopravvento mettendo l’Italia, soprattutto le aree centro-meridionali, decisamente nel freezer per di più con molte aree appenniniche ricoperte da uno spesso manto nevoso fino a quote di media collina.
Dunque, una prima parte di marzo decisamente invernale e ne sono testimonianza le anomalie termiche che l’hanno contraddistinta, con valori complessivi per la prima quindicina del mese sotto media su tutto il paese, tra -1/-2°C fino anche a -3/-4°C sulle regioni appenniniche centro-meridionali. Le aree più fredde sono state quelle tra la Campania interna, il Molise occidentale e il Nordovest della Puglia, ma piuttosto freddo in maniera persistente diffusamente sui settori centro-meridionali appenninici e sul medio-basso Adriatico.
Sotto l’aspetto delle precipitazioni, esse sono risultate abbastanza scarse sulle regioni del medio-alto Tirreno e su quelle settentrionali, con quantitativi di accumulo decisamente sotto la media e preoccupante siccità protratta su queste regioni, soprattutto nel Nord; piogge più presenti, invece, sui settori del medio-basso Adriatico e su quelli relativi appenninici, anche sulle isole maggiori, con valori più in media. La fase più instabile si è mostrata in particolare quella tra il 4 e l’8 del mese, per di più contraddistinta da un’azione fredda continentale, quindi con nevicate diffuse fino a bassa quota sulle aree centro-meridionali, specie appenniniche, adriatiche e anche sulla Sicilia. Altra fase con apprezzabile instabilità, tuttavia più settoriale e più limitata alla Sardegna, localmente alla Sicilia, quella accorsa tra il 13 e il 15 del mese.