Oltre alla corsa delle materie prime, non si arresta quella dei metalli con il conflitto in Ucraina sempre più aspro. Ancora in tensione il palladio che sale del 10% e si avvicina ai 3.300 dollari l’oncia. Sfiora il +4%, invece, l’alluminio a oltre i 4mila dollari la tonnellata. Ma è sempre il nichel a segnare la corsa maggiore (+25%) che con i futures sui contratti da 1.500 chili balza a quasi 38mila dollari. Tra gli altri, il rame cresce marginalmente dello 0,89% (10.700 dollari per il contratto da 25mila libbre).
Il prezzo del nichel è balzato fino a raggiungere il massimo storico di 55.000 dollari la tonnellata. All’origine del rialzo, il timore degli investitori che la Russia non possa più esportare la sua produzione. La società russa Nornichel Norilsk è una delle più grandi produttrici di nichel. Al momento il prezzo registra un aumento del 72,8% a 49.975 dollari per tonnellata al London Metal Exchange.
Con 7,5 milioni di tonnellate di riserve di nichel, la Russia è infatti il quarto paese più ricco di nichel. Inoltre, la Russia è il terzo produttore di nichel da miniere, dopo l’Indonesia e le Filippine. Nel 2020, il valore del nichel e dei prodotti di nichel esportati dalla Russia è stato il più alto al mondo, per un valore di circa tre miliardi di dollari USA. Canada e Stati Uniti si sono classificati rispettivamente al secondo e terzo posto.
La Nornickel, nota anche come Norilsk Nickel, ha prodotto circa 172,4 mila tonnellate di nichel nel 2020. Nornickel possiede riserve di nichel nella penisola di Taymyr in Siberia e nella penisola di Kola nella Russia nordoccidentale. Inoltre, l’azienda possiede un impianto di raffineria di nichel in Finlandia ed è co-proprietaria di un sito di produzione di nichel in Sud Africa. Le entrate totali di Nornickel, che produceva anche altri metalli come palladio e rame, nel 2020 hanno superato i 15,4 miliardi di dollari USA.
Nornickel produce il 5% del nichel mondiale e il 40% del palladio. Le sanzioni stanno devastando le catene di approvvigionamento, facendo salire i prezzi alle stelle. I prezzi di nichel e palladio sono aumentati rispettivamente del 37% e del 57% da inizio anno.
Cos’è il nichel e quali sono i suoi utilizzi
Il nichel (Ni) è un elemento chimico presente principalmente nel suolo. Presenta un colore che va dal bianco all’argento e che viene estratto da riserve rinvenute soprattutto in Australia e Nuova Caledonia. Al momento si calcola che su tutto il pianeta Terra ce ne siano a disposizione circa 130 milioni di tonnellate. Viene utilizzato per fabbricare molteplici tipologie di oggetti: la prima traccia di nichel in un utensile fabbricato dall’uomo risale addirittura al 3.500 a.C.
Si tratta principalmente di un metallo che mostra un’ottima resistenza all’ossidazione e è meno nobile rispetto ad altri membri della stessa famiglia, tra cui il rame. I minatori tedeschi chiamavano il nichel “rame del diavolo“, poiché se lo trovavano davanti mentre speravano di incappare in un bottino ben più prezioso ed erano convinti che la colpa fosse di qualche essere maligno. Nichel invece deriva dallo svedese Nickel, cioè il diminutivo di Nicolaus, ovvero un folletto vivace e dispettoso.
Il nichel serve soprattutto per la produzione di oggetti. Di solito viene unito a un altro metallo in modo che formi una lega più resistente o più nobile. La sua destinazione principale è la produzione dell’acciaio inossidabile (o inox) autentico, cioè quello più diffuso. Chi soffre di allergia a questo elemento dovrà prestare molta attenzione nell’avere a che fare con strumenti come posate e pentole, gioielli, orologi e così via. Si trova nelle monete, e da qui deriva il nome nichelino per gli spiccioli statunitensi, come anche nei macchinari utilizzati a livello industriale e nelle latte dove vengono conservati alcuni alimenti.
Viene utilizzato poi per la fabbricazione di prodotti per l’agricoltura, come insetticidi e pesticidi, oppure nelle fasi di lavorazione degli oli vegetali. Infine, viene destinato alla formazione di metalli più preziosi, come l’argento o l’oro rosso.