La nuova fase fredda che si è appena innescata sul Mediterraneo centrale e sull’Italia avrebbe, come abbiamo già evidenziato nelle nostre precedenti previsioni meteo, una lunga durata. Anche secondo gli ultimissimi aggiornamenti dei modelli mondiali, il freddo artico-continentale sull’Italia, ironia della sorte transitante proprio dalle regioni russe-ucraine, potrebbe persistere sull’Italia almeno fino all’11/12 marzo ma, stando a qualche simulazione che sta divenendo via via predominante, probabilmente addirittura fino a metà mese. Dunque, un colpo di coda invernale come in questa fase marzolina non si vedeva da tanti anni, soprattutto per persistenza.
Abbiamo altresì avuto modo di rilevare che, a parte la fase iniziale dell’irruzione, decisamente perturbata soprattutto sulle regioni del medio-basso Adriatico e meridionali, con piogge, rovesci, temporali e anche diffuse nevicate fino a bassa quota, per diversi giorni poi, della fase fredda, l’instabilità si farebbe via via molto più irregolare e debole, senz’altro anche più circoscritta, poiché i contrasti termici verticali, grazie a una progressiva permeazione anche degli strati bassi da parte dell’aria fredda, diverrebbero molto meno accesi. Dunque, la protratta fase fredda della prossima settimana potrebbe trascorrere in buona parte con instabilità molto più localizzata e tempo freddo, ma asciutto su molte aree, tuttavia certamente non così per tutta la fase. Infatti, in più di qualche occasione sono attesi impulsi più significativi in grado di arrecare nuova instabilità. Uno di questi dovrebbe giungere tra l’8 e il 9 marzo, quindi in corrispondenza della festa della donna, ossia per martedì prossimo e poi magari anche per mercoledì. Si tratterebbe ancora una volta di un impulso freddo proveniente direttamente dalle aree continentali e diretto verso le regioni del medio-basso Adriatico e centro-meridionali. Il nucleo più freddo in quota agirebbe in prossimità del medio Adriatico, poi verso la Puglia e, con buona probabilità, nuovamente su questi settori tornerebbero nevicate fino a bassa quota e, magari, in questo caso qualche nevicata fin sulle coste per via di un’aria decisamente più fredda che si assocerebbe all’impulso. Le correnti si farebbero ancora più fredde un po’ su tutta l’Italia, ma sul resto del paese, soprattutto al Nord e sul medio-alto Tirreno, il tempo con buona probabilità continuerebbe a essere più asciutto per via della consueta poca esposizione di queste aree alla circolazione continentale. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare l’evoluzione del tempo per la fase fredda nella prossima settimana, apportando quotidiani aggiornamenti.