I modelli matematici sul più lungo periodo continuano a confermare l’arrivo di una fase più piovosa a cavallo tra fine mese e i primi giorni di aprile. E’ da alcuni emissioni che le simulazioni matematiche ipotizzano un travaso di aria fredda scandinava, non più verso il Mediterraneo centro orientale, piuttosto al di là delle Alpi e in direzione dell’Ovest Europa, settori orientali oceanici. Il sopraggiungere di aria più fredda e mite, peraltro evento piuttosto raro quest’anno, verso i settori Ovest continentali, comporterebbe, ovviamente, l’innesco di una circolazione depressionaria su quel comparto atlantico europeo con possibile onda depressionaria in traslazione verso il Mediterraneo centrale. E’ un’evoluzione ancora a distanza abbastanza lunga, stiamo parlando di almeno 7/8 giorni, tuttavia, se dovesse andare in porto comporterebbe una classica azione instabile di matrice oceanica con consistente messa in moto di aria umida dal Mediterraneo meridionale e sud-occidentale verso gran parte delle nostre regioni.
Naturalmente, rispetto a un flusso umido di matrice occidentale o meridionale, le aree più esposte sarebbero quelle settentrionali e del medio-alto Tirreno, localmente anche quelle centrali, tutti settori dove più efficacemente si indirizzerebbero i fronti instabili e dove questi agirebbero con maggiore insistenza. Meno esposte a questo tipo di circolazione sarebbero le aree del medio-basso Adriatico e meridionali in genere, eccetto l’Ovest della Campania. Dunque, tutti i settori tirrenici, ma di più quelli centro-settentrionali, poi diffusamente anche il resto del Centro, soprattutto l’Umbria, le Marche e l’Ovest Abruzzo e, naturalmente, tutto il Nord, potrebbero vedere finalmente una fase piovosa abbastanza significativa. Nell’immagine interna abbiamo evidenziato a scale di colori le aree più interessate dal possibile peggioramento a cavallo tra fine mese e inizio aprile, con le piogge più deboli, appunto, sulla parte sudorientale e meridionale del nostro territorio, via via più intense verso il Centro Nord. Possibili piogge anche forti su Liguria, Toscana, localmente sull’Ovest Emilia e poi tra il Nordest Veneto e il Friuli-Venezia Giulia. Data una componente di aria in prevalenza atlantica, il contesto termico non sarebbe freddo, in linea generale, soprattutto al Centro Sud, un po’ più freddo sulle Alpi dove la neve potrebbe raggiungere anche quote di bassa montagna o alta collina. Possibili nevicate più deboli, ma mediamente oltre 1.400/1.500 m, sul Centro Appennino. Naturalmente, data la distanza temporale, sono da mettere nel conto certamente variazioni bariche che potrebbero comportare anche variazioni termiche e altri diversi coinvolgimenti nell’instabilità. Maggiori dettagli sul tempo nel medio-lungo periodo dei nostri quotidiani aggiornamenti.