Le previsioni meteo di un peggioramento più consistente del tempo e a vasta scala sul nostro paese tra fine mese e i primi giorni di aprile, si fanno sempre più concrete. I modelli matematici sono sempre più orientati circa l’azione di una importante saccatura nord-atlantica o anche nord-europea in affondo dapprima verso i settori centro occidentali, poi con asse via via più meridiano e in direzione delle aree centrali del Mediterraneo. In base agli ultimi aggiornamenti, dunque, si riducono sempre più i dubbi in riferimento al guasto a cavallo tra fine marzo e inizio aprile e, al tempo stesso, emergono elementi di novità in riferimento alla tipologia del peggioramento.
Già nell’aggiornamento di ieri, i modelli matematici avevano iniziato a prospettare progressivi accentramenti dell’asse di saccatura dai settori occidentali europei verso quelle centrali, quindi anche verso l’Italia. Naturalmente un asse più meridiano vorrebbe dire azione oltre che più penetrante, anche più fredda. Questa tendenza ad azione più centrale la si coglie anche dai dati ultimi di oggi, con cavo d’onda di matrice scandinava, quindi in origine abbastanza fredda, che dal 30/31 marzo si orienterebbe verso la Francia e la Spagna, ma che successivamente, tra l’1 e il 2 aprile, si farebbe meridiano e punterebbe il Mediterraneo. In una prima fase, tra i 30 il 31 marzo, arriverebbero già piogge diffuse su buona parte del paese, ma soprattutto sulle regioni centro-settentrionali, specie tirreniche e del Nord, in seno a correnti più sudoccidentali. Poi, per inizio aprile, in conseguenza dell’accentramento del cavo depressionario, potrebbe scavarsi una bassa pressione sull’alto Tirreno in evoluzione verso Est e Sud-est, con maltempo più generalizzato sull’Italia. In questa fase, che vedrebbe un minimo di pressione in azione proprio sull’Italia, ci sarebbero le condizioni per l’entrata di un flusso di aria fredda, specie dalla Valle del Rodano, verso il Mediterraneo centrale, con possibile fase anche simil invernale su diverse nostre regioni, all’insegna di piogge, temporali e locali nevicate che potrebbero raggiungere anche le quote collinari, specie al Centro Nord e fino alla Campania, Lucania, Nord Puglia. Anche l’aggiornamento serale odierno, quindi, come quello di ieri, depone in questo senso, ma la fase di riferimento è ancora troppo in là per cui tanto può ancora cambiare in termini barici e di conseguenza anche in termini termici. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare il guasto atteso tra fine mese e inizio aprile, attraverso quotidiani aggiornamenti.