Stiamo monitorando da giorni i dati sul medio lungo periodo, al fine di individuare una possibile evoluzione di massima del tempo per il prosieguo di marzo. Abbiamo già in altra sede evidenziato che, verosimilmente, da metà mese o da appena dopo metà mese e per alcuni giorni a seguire, probabilmente anche per una settimana, l’evoluzione potrebbe computare un’azione più mite verso il Mediterraneo centrale, da vedere se a componente anticiclonica più stabile con azione più mite, o a componente più umida atlantica o meridionale e, quindi, in grado di apportare anche locali piogge. Tuttavia, quel che ci preme a ora evidenziare è che il cambio di pattern circolatorio, da uno freddo a uno più mite, potrebbe non essere molto duraturo.
Nella sostanza, per il corso della terza decade di marzo, si affaccerebbe nuovamente l’ipotesi di circolazione più fredda continentale all’indirizzo del Centro Ovest Europa e, probabilmente, anche del Mediterraneo. Ciò a causa essenzialmente delle ragioni che già abbiamo espresso in precedenti indagini sul lungo periodo, ossia per un possibile nuovo disturbo all’azione del Vortice Polare verso le quote più alte dell’atmosfera, in questo caso della media-bassa Stratosfera, come mostra l’immagine interna attesa sul finire della terza decade di marzo. Un VP, dunque, null’affatto avvinghiato a se stesso in sede polare, anzi quasi “bilobato” con un nucleo tra Groenlandia e Canada e un altro in area russa-siberiana. Ci sarebbe da evidenziare, ovviamente, l’azione dell’onda intrusiva oceanica-europea, molto pronunciata, con massimi verso l’area scandinava. Con queste condizioni in media bassa Stratosfera e con buone probabilità di permeazione degli strati più bassi, l’ipotesi di nuove azioni fredde continentali verso l’Europa centrale e anche verso il nostro bacino non sarebbe affatto esclusa. Ci sarebbe da considerare, in quel caso, la posizione dell’alta che, se troppo settentrionale in Scandinavia, potrebbe orientare un eventuale flusso freddo più verso l’Europa centrale e il Nord Italia e poco verso il resto dell’Italia; se il blocco dovesse essere leggermente più basso e magari anche a ponte verso il settore atlantico, tornerebbero, invece, condizioni più fredde e invernali un po’ per tutto il paese. Restano naturalmente solo ipotesi evolutive sulla base di dati a lungo termine. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare l’evoluzione del tempo per il mese di marzo, apportando periodici aggiornamenti.