Le condizioni anticicloniche che andranno stabilendosi nel corso di questa settimana potrebbero non avere un lungo seguito. Già nell’ultimo weekend del mese, quello del 26/27 marzo, le previsioni meteo computano un moderato cavo d’onda nordatlantico in azione verso il Mediterraneo centrale con un aumento di nubi e già prime piogge su alcuni settori, soprattutto centro-meridionali. Ma un nuovo cambiamento del tempo potrebbe essere solo all’inizio. Infatti, stando alle ultime simulazioni modellistiche, tra gli ultimi giorni di marzo e i primi 4/5 giorni di aprile, potrebbe via via farsi strada un peggioramento più consistente del tempo e anche più esteso a buona parte della penisola. La matrice, questa volta, sarebbe atlantica, quindi aria mediamente più mite, ma anche molto più umida occidentale o meridionale, pilotata da una possibile area depressionaria in approfondimento verso la Penisola Iberica e il Mediterraneo centro-occidentale.
La configurazione barica media che potrebbe prendere piede tra gli ultimissimi giorni del mese e l’inizio di aprile, potrebbe essere alla stregua di quella rappresentata nell’immagine in evidenza, con un flusso di correnti fredde scandinave, questa volta varcante l’Europa centrale e confluente verso le aree sud-occidentali del continente, dove si scatenerebbe un’azione depressionaria. La circolazione ciclonica in quella sede europea convoglierebbe aria più umida dal Nord Africa e dal Mediterraneo meridionale verso molte regioni italiane, con azione frontale instabile o a tratti anche perturbata. Le aree più esposte ai fronti perturbati sarebbero, in questo caso, e diremmo anche finalmente dopo tanto tempo di siccità, soprattutto quelle tirreniche e settentrionali, localmente anche i settori tirrenici appenninici. Su queste regioni, ci sarebbe la possibilità di piogge, rovesci e anche di locali temporali abbastanza ricorrenti per qualche giorno; i fenomeni sarebbero moderati, localmente forti sul medio-alto Tirreno in genere, dalla Liguria alla Campania, anche su Ovest Umbria e Ovest Abruzzo, più intensi sul settore ligure, sull’alta Toscana e poi su Alpi e Prealpi un po’ tutte. Nubi irregolari con locali piogge potrebbero interessare anche il resto delle regioni, ma in forma decisamente più debole e anche più localizzata, specialmente sul medio-basso Adriatico, su buona parte del Sud, sulla Sicilia e sulla Sardegna centro meridionale. Il quadro termico per la fase instabile computata, sarebbe in leggero calo rispetto ai giorni precedenti, ma non freddo, con valori termici più o meno nella media stagionali sulle regioni settentrionali e dell’alto Tirreno, un po’ sopra la norma sul resto dell’Italia, di più sul medio-basso Adriatico e al Sud. Sarebbero naturalmente possibili nevicate soprattutto sui settori alpini, a quote di media montagna o anche temporaneamente di bassa montagna. Maggiori e ulteriori dettaglio sulla fase più instabile attesa tra fine mese e l’inizio aprile, nei nostri quotidiani aggiornamenti.