Abbiamo già messo in evidenza, nelle nostre quotidiane previsioni meteo, il protrarsi di una circolazione fredda sul Mediterraneo centrale almeno per i prossimi 7/8 giorni se non anche più. Naturalmente ci sarebbe instabilità invernale, quindi anche a carattere nevoso fino a quote basse in diverse fasi, ma certamente non sempre poiché, in altrettante fasi, il campo termico verticale tenderebbe a livellarsi, soprattutto quando l’aria fredda avrebbe permeato bene anche i bassi stati, per cui i contrasti termici potrebbero ridursi e l’instabilità anche o comunque sarebbe più circoscritta, sebbene sempre in un contesto decisamente freddo. Con buona probabilità, i fenomeni più importanti potrebbero accadere nelle prossime ore, quindi nella fase iniziale dell’irruzione fredda, e poi verosimilmente nel caso dovessero accorrere apporti umidi e magari anche più miti dai quadranti occidentali.
Proprio in riferimento a questa variabile circolatoria, gli aggiornamenti ultimi evidenziano l’ipotesi di un innesto di aria moderatamente instabile oceanica nel corso della prossima settimana. Nella sostanza, l’alta pressione di blocco sull’Ovest del continente potrebbe essere progressivamente scalfita alla base, al largo del Portogallo, dal flusso atlantico e, da quell’area oceanica, potrebbe progressivamente allungarsi verso il Mediterraneo centro-meridionale un ramo umido e moderatamente instabile. Allo stato attuale dei dati ancora non è ben chiaro se questa dinamica possa andare in porto e, in caso positivo, quale direzione possa prendere con più certezza il ramo instabile. Se esso incidesse sul Mediterraneo centrale, potrebbe esserci una recrudescenza dell’instabilità a carattere invernale, per sovrapposizione di aria umida a quella fredda, anche sulle regioni tirreniche centrali e su parte del Nord; se invece il cavo oceanico dovesse prendere un orientamento un po’ più meridionale, l’incremento dell’instabilità invernale avverrebbe con maggiore determinazione verso le regioni del Sud, magari temporaneamente anche su quelle centrali. Naturalmente per instabilità invernale intendiamo occasioni per nevicate fino a bassa quota. La fase in cui questa variabile circolatoria potrebbe intervenire sarebbe, stando alle ultime previsioni meteo, intorno al 9/10 marzo, quindi verso metà della settimana prossima. Precisiamo, tuttavia che, al momento, questa evoluzione è solo una ipotesi, in un contesto circolatorio che resterebbe impostato su una circolazione fredda, magari, però, non molto instabile dopo l’evento di questo fine settimana. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare questa possibile evoluzione nel medio periodo, attraverso quotidiani aggiornamenti.