Vladimir Putin ha detto al suo popolo di non aver mosso alcuna guerra nei confronti dell’Ucraina, ma che si tratta di una ‘semplice’ Operazione Speciale. Ovviamente, nonostante gli sforzi della Russia per insabbiare, almeno in madrepatria ma non solo, quanto sta davvero accadendo, molti russi hanno ben compreso, informandosi da fonti esterne al proprio paese. E hanno ben compreso anche perché l’odio di Putin verso l’Ucraina è cosa nota ormai da tempo.
Basti pensare che nel 2008, nel corso di un vertice Nato, Putin sostenne con ira e rabbia che “l’Ucraina non esiste“. “L’Ucraina non è nemmeno uno stato“, disse rivolgendosi all’allora presidente degli Stati Uniti George Bush. L’occasione era un Consiglio Russia-Nato, ma in quell’occasione sul tavolo delle trattative non c’era l’Ucraina bensì la Georgia. Quest’ultima venne poi attaccata da Putin l’agosto seguente.
Durante l’incontro, che si tenne a porte chiuse, Putin riferì che l’avvicinamento della Nato ai confini russi era visto come una minaccia e di conseguenza avrebbe agito per difendere gli interessi della sua nazione. Non solo. Il leader russo minacciò anche ritorsioni in caso la Nato avesse anche solo paventato l’ipotesi che la Georgia potesse entrare a far parte dell’Organizzazione intergovernativa occidentale, promettendo di riconoscere in questo caso le separatiste Ahkhazia e Ossezia del Nord.
Insomma, dialoghi quasi ‘normali’ tra leader di grandi potenze che discutono di dinamiche non semplici, ma pur sempre ordinarie. Una fonte interna, però, ha rivelato che nel momento in cui Putin ha preso a parlare dell’Ucraina i toni sono cambiati: con un’ira che fino a quel momento non era mai trapelata nel corso dell’incontro, e rivolgendosi a Bush, ha detto: “ma capisci George che quello non è nemmeno uno stato. Cos’è l’Ucraina? Una parte dei suoi territori è Europa dell’Est e una parte, per giunta notevole, gliel’abbiamo regalata noi! Dovete dirmi che cos’è l’Ucraina, perché io proprio non lo so, l’Ucraina non è niente“.
In seguito Putin chiese scusa per aver alzato la voce, ma in maniera gelida aggiunse che se l’Ucraina avesse anche solo minimamente pensato di entrare a far parte della Nato, avrebbe semplicemente cessato di esistere come Stato. E in tal caso, aggiunse Putin, la Russia si sarebbe annessa la Crimea e l’est ucraino. L’episodio, mai smentito dal Cremlino, pone l’accento, a posteriori, sull’odio e sul sentimento quasi personale di Putin nei confronti dell’Ucraina. Un odio che oggi fa raggelare il sangue. La notizia finì all’epoca anche sul noto quotidiano Kommersant, e il Cremlino fu costretto a confermare tutto.