Quintali di mascherine e rottami ripescati dal mare di Santa Margherita Ligure

I danni collaterali del Covid sommati alla maleducazione dilagante minacciano anche l'ambiente: ripescati quintali di mascherine e rottami dal mare
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Sono ben tre i quintali di rifiuti ripescati dai fondali del porto di Santa Margherita Ligure. Si tratta di polistirolo, nylon, legno e tante mascherine rimosse dal litorale, scogli e spiagge. La pulizia è avvenuta questa mattina nella cittadina del Tigullio con l’iniziativa “A pesca d’immondizia” di Tlm Nautica. La Guardia Costiera, con il 5° Nucleo Subacquei di Genova, il personale subacqueo operante in porto e il personale della locale Capitaneria di Porto, ha tolto rottami di ogni genere: dai cartelli stradali, a catene e biciclette e persino un’aspirapolvere e una piccola barca in vetroresina; mentre una quarantina di volontari – ragazzi e famiglie – si sono divisi in squadre e hanno raccolto i rifiuti in riva al mare.

Noi siamo impegnati anche sul fronte ambientale infatti la salvaguardia dell’ambiente marino è uno dei nostri obiettivi” ricorda il comandante del Circomare di Santa Margherita Ligure Camilla Sartori. “Il materiale risultava posizionato sul fondale marino costituendo in superare casi un vero e proprio pericolo per la sicurezza della navigazione nonche’ un attentato al paesaggio e all’ambiente“. I rifiuti sono stati recuperati e smaltiti grazie alla collaborazione del comune di Santa Margherita Ligure e della Protezione Civile. E proprio per il suo impegno in ambito di Protezione Civile, al termine della mattinata è stato premiato l’assessore regionale Giacomo Giampedrone che ha partecipato ai saluti finali.

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