I bombardamenti russi in Ucraina hanno fatto salire le paure per il rischio nucleare e l’Italia verifica le scorte di iodio stabile presenti nelle farmacie. Protezione Civile e Ministero della Salute, infatti, hanno avviato una ricognizione ed anche alcune Regioni si stanno muovendo per verificare lo stato delle scorte di iodio.
La iodoprofilassi è contenuta nel Piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche, che raccomanda l’organizzazione di un “un sistema di stoccaggio finalizzato alla distribuzione rapida in emergenza”. Le compresse di iodio riducono gli effetti negativi sulla salute delle persone esposte a radiazioni. Vanno ingerite tempestivamente, da alcune ore fino ad un giorno prima dell’esposizione o al massimo entro le prime 6-8 ore dall’inizio dell’esposizione.
La raccomandazione degli esperti, tuttavia, è evitare il fai-da-te. Lo ioduro di potassio “va assunto solo dietro indicazioni dei responsabili della salute pubblica o di coloro che gestiscono l’emergenza” in quanto nell’assumere lo ioduro di potassio “si può andare incontro a rischi per la salute”, rilevano i Centri americani per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc). È molto importante assumerlo in “dosi opportune e non come preventivo in assenza di radioattività“, rileva Sebastiano Venturi, medico esperto di igiene pubblica che ha lavorato nel Servizio di igiene e prevenzione della Ausl di Rimini. Venturi è autore di una ricerca su questo tema pubblicata nel 2020 sulla rivista Human Evolution. “Vanno inoltre considerati – aggiunge – fattori importanti, come età, malattie, stato di gravidanza o allattamento”.
“In realtà lo iodio protegge solo dallo iodio radioattivo, in particolare dallo iodio 131, ma non da altri radionuclidi emessi in incidenti nucleari, come cesio e stronzio“, rileva Venturi. “Lo ioduro di potassio va assunto prima che lo iodio radioattivo venga ingerito, o nelle primissime ore” successive, osserva. Ricerche recenti, conclude, indicano che questo composto “non è utile solo per prevenire i danni della tiroide, ma è importante per tutto il corpo, in particolare per stomaco, mammella, cervello, sistema immunitario, midollo osseo, retina”.