“L’operazione speciale in Ucraina procede come previsto, in linea con i suoi compiti”. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dimtry Peskov, sottolineando che l’obiettivo “non e’ l’occupazione” del Paese. Peskov ha insistito che gli obiettivi sono la smilitarizzazione dell’Ucraina, la neutralita’, l’eliminazione dei “battaglioni nazionalisti” e il riconoscimento di Crimea, Donetsk e Luhansk. Peskov ha affermato che fin dall’inizio, a Mosca nessuno pensava che un’operazione militare speciale in Ucraina avrebbe richiesto un paio di giorni.
Sul nucleare, il portavoce del Cremlino ha detto: “abbiamo un concetto molto chiaro di sicurezza nazionale” in Russia, che prevede l’uso di armi nucleari “solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza”, ha detto Peskov, in una lunga intervista alla giornalista dell’emittente, Christiane Amanpour.
Ha aggiunto che l’obiettivo principale dell”operazione speciale’ dell’esercito russo a Mariupol e’ ripulire la citta’ dalle unita’ nazionaliste “che usano i civili come scudi umani e uccidono quelli che vogliono uscire dalla citta'”; e ha assicurato che ci sono ucraini che “collaborano con l’esercito russo e che non vogliono vedere la gente morire”. Peskov ha anche smentito come ‘fake news’ le notizie di civili deportati in Russia e costretti in campi di concentramento: “non e’ vero, queste sono falsita’, questa e’ una guerra di propaganda. Dovete conoscere dall’interno le cose ed e’ difficile a volte capirle“.