Spazio, le sfide future della Cina: dall’ambiziosa missione marziana sample-return alla sonda a caccia di ghiaccio sulla Luna

Molte le sfide tecnologiche che la Cina dovrà affrontare per realizzare le missioni in programma verso Marte e Luna
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La Cina ha in programma una serie di sfide da superare per portare a termine ambiziose missioni spaziali.

Molte le sfide tecnologiche che il gigante asiatico dovrà affrontare per realizzare, ad esempio, la missione sample-return per riportare sulla Terra dei campioni da Marte.
Wu Weiren, scienziato della China National Space Administration, ha spiegato che la missione è stata pianificata e comporterà probabilmente diversi passaggi simili alle procedure della missione lunare cinese Chang’e 5.
Si prevede una capsula di atterraggio, che “ammarterà” sulla superficie del Pianeta Rosso, raccoglierà e sigillerà i campioni. Successivamente li lancerà verso un veicolo spaziale in orbita attorno a Marte, un orbiter che rilascerà un ulteriore veicolo di rientro per riportare i campioni sulla Terra.
Il veicolo spaziale per una missione di ritorno del campione sul Pianeta Rosso sarà molto più pesante delle sonde lunari in quanto trasporterà una maggiore quantità di carburante per volare a distanze molto lunghe. Pertanto, abbiamo bisogno di costruire un potente razzo vettore per trasportare la navicella,” ha spiegato Wu durante la quinta sessione della National Committee of the Chinese People’s Political Consultative Conference.
La China Academy of Launch Vehicle Technology di Pechino, il principale produttore di razzi del Paese, ha reso noto che i suoi ingegneri stanno sviluppando un razzo super pesante chiamato Long March 9 per i potenziali programmi lunari con equipaggio della nazione e altre spedizioni nello Spazio profondo.
A lungo termine, vogliamo inviare veicoli spaziali per esplorare il bordo del nostro Sistema Solare, che dista circa 15 miliardi di chilometri da noi, prima del 2049, anno in cui si celebra il centenario della Repubblica popolare cinese,” ha affermato Wu.

La Cina, però, intende anche proseguire sul cammino di esplorazione della Luna: si prepara infatti ad inviare la sonda robotica Chang’e 7 per cercare acqua e altre risorse al polo sud.
La missione Chang’e 7 è destinata a trovare tracce di ghiaccio al polo sud, studiare l’ambiente e rilevare le sue morfologie,” ha spiegato Wu Weiren. “Avrà anche il compito di rilevare le risorse naturali sotto la superficie del polo sud. Inoltre, i pianificatori della missione stanno valutando se possiamo usare la sonda per scavare nella superficie per controllare le strutture e le composizioni sotterranee“. “E’ probabile che il polo sud della Luna abbia una condizione di illuminazione solare favorevole che significa fornitura di energia prolungata e temperature stabili, e quelle consentiranno l’esplorazione robotica a lungo termine e le attività con equipaggio,” ha affermato Wu. “In confronto, in altri luoghi sulla Luna, l’illuminazione solare è molto più breve e le variazioni di temperatura tra il giorno lunare e la notte lunare di solito si attestano a circa 300°C“.
Un altro motivo sta nell’acqua,” ha proseguito Wu. “I crateri permanentemente in ombra sul polo sud potrebbero ospitare serbatoi di ghiaccio e altri composti volatili e saranno risorse preziose per le esplorazioni con equipaggio“.
La Cina ha dato inizio al suo programma lunare nel 2004 e ha lanciato cinque sonde robotiche dal 2007.

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