Archeologia, ad Altino scoperte antiche pavimentazioni e muri del I secolo

La pavimentazione e gli antichi muri che sono riemersi ad Altino saranno visibili al pubblico, nei prossimi giorni, nel corso dell'iniziativa "Scavi aperti"
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In Veneto riemergono antichi resti. Si tratta di pavimenti in cementizio romano, scoperti sotto i mosaici nel corso dei lavori di scavo cominciati un mese fa nell’area archeologica di Altino, sulla gronda della Laguna di Venezia, nel quartiere residenziale augusteo. Gli scavi, che rappresentano una delle azioni del Grande Progetto Beni Culturali con il quale il Ministero della cultura ha finanziato le attività necessarie a trasformare Altino in un parco archeologico, sono stati affidati alla ditta Petra di Padova, con la direzione lavori di Massimo Dadà, della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna.

Oltre alle pavimentazioni, nella zona dei nuovi cantieri che si sviluppano nell’area archeologica in direzione del Museo, sono riaffiorate anche alcune strutture murarie, una delle quali potrebbe essere la prosecuzione della banchina già scoperta in passato lungo il canale Sioncello, attivo in quest’area fino al I secolo a. C. e interrato alla fine dello stesso secolo per ampliare i quartieri abitativi della città. “E’ presto per tirare delle conclusioni definitive, gli esperti sono al lavoro – commenta Marianna Bressan, direttrice del Museo nazionale e Area archeologica di Altino – ma dopo un mese di scavi abbiamo già diverse ipotesi sulle quali lavorare; aspettiamo intanto tutta la cittadinanza alla scoperta degli scavi che permetterà loro di vedere cosa nasconde il sottosuolo di Altino“.

Nei prossimi giorni sarà possibile vedere gli scavi dal vivo, nel corso di una visita nell’ambito dell’iniziativa “Scavi aperti“, il 27 Aprile prossimo al Museo di Altino.

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