“A proposito della missione russa anti Covid in Italia del marzo 2020, su cui ancora oggi tornano a parlarne i giornali, bisogna sottolineare che non c’è solo l’inquietante risvolto di possibili iniziative spionistiche, ma anche l’eventuale ricaduta sulla salute degli italiani a causa della gestione dei ventilatori che arrivano dalla Russia in quell’occasione e consegnati a diverse strutture, tra cui quelle di Bergamo e Milano. Da quanto si è potuto apprendere, tali dispositivi medici possono presentare pericolose anomalie di vario genere, un discutibile livello tecnologico, malfunzionamenti tecnici e mancanza di idonei marchi di certificazione. Su questa domanda occorre fare piena luce sull’affidabilità e sull’efficienza di questi ventilatori – accertandone il numero e quali modelli stati assegnati alla task force russa – per togliere ogni dubbio sulla possibilità che tali delicati dispositivi sanitari siano stati utilizzati per i pazienti italiani. Per questo mi auguro che il governo faccia presto chiarezza anche su questo punto, rispondendo all’interrogazione da me presentata su questa materia un mese fa“. E’ quanto dichiarato dal deputato azzurro Gregorio Fontana, questore della Camera e membro della Commissione Difesa.