“Ci batteremo in Parlamento per portare la tassazione sugli extra profitti dal 10% al 25%“. E’ quanto dichiarato questa sera dal presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a Non è l’Arena su La7 parlando della tassazione sugli extra profitti delle aziende energetiche, rivendicando che “questa è una battaglia che noi abbiamo fatto per primi. Su questo il governo ci è venuto dietro“. “Si tratta – ha precisato Conte – di tassare non i profitti ordinari, ma extra profitti, fatti per uno shock di mercato. Stiamo parlando di speculazione“.
E in merito alla possibile, e ancora lontana, risoluzione del conflitto in Ucraina, Conte ha precisato: “io ritengo – e l’ho detto anche molto direttamente al premier Draghi durante i colloqui che ho avuto con lui – che l’Italia possa recitare un ruolo importante all’interno dell’Europa anche in virtù di un rapporto tradizionale e di un interscambio importante esistente tra Russia e Italia“.
L’ex premier ha poi precisato che “l’Italia deve muoversi all’interno dell’Unione europea, non ci devono essere da parte di nessuno fughe in avanti e scatti, assolutamente, però sicuramente l’Italia, ragionando con tutti gli alleati e con gli Stati Uniti, deve contribuire per indirizzare a una soluzione politica di questo conflitto con le armi della diplomazia“. “La ferma condanna della Russia e il totale appoggio all’Ucraina non sono negoziabili, senza distinguo, senza se e senza ma“, ha detto Conte, precisando che una volta “assicurati all’Ucraina l’appoggio economico-finanziario e anche aiuti militari, il passaggio successivo è la prospettiva che ci diamo. Io sono tra coloro che ritengono che anche in un conflitto come questo bisogna avere un disegno strategico. E allora mi chiedo quale dev’essere il disegno strategico dell’Unione europea e anche nell’ambito della Nato, perché è chiaro che noi non possiamo pensare di alimentare un conflitto a oltranza, perché la Russia rimarrà lì, non la sposteremo“.
“Le strategie degli Stati Uniti e dell’Unione europea non sono molto diverse, però bisogna riconoscere che gli interessi strategici degli Usa e dell’Unione europea non sono facilmente sovrapponibili e di questo dobbiamo prendere atto”. “Di fronte al rischio di un’escalation militare e alla prospettiva di una guerra a oltranza non bisogna mai rassegnarsi e sfiduciarsi. L’importante è che la comunità internazionale continui sempre a esercitare questa pressione costante diplomatica, per indirizzare a soluzione politica questo conflitto“, ha concluso Giuseppe Conte.