L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella sua risoluzione A/RES/65/271 del 7 aprile 2011, ha dichiarato il 12 aprile Giornata Internazionale del Volo Umano nello Spazio “per celebrare ogni anno a livello internazionale l’inizio dell’era spaziale per l’umanità, riaffermando l’importante contributo della scienza e della tecnologia spaziale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e nell’aumento del benessere degli Stati e dei popoli, oltre a garantire la realizzazione della loro aspirazione a preservare lo Spazio esterno per scopi pacifici“.
Il 12 aprile 1961 è la data del primo volo spaziale umano, effettuato da Yuri Gagarin, cittadino sovietico. Questo evento storico ha aperto la strada all’esplorazione dello Spazio a beneficio dell’intera umanità. L’Assemblea Generale ha espresso la sua profonda convinzione dell’interesse comune dell’umanità a promuovere ed espandere l’esplorazione e l’uso dello Spazio esterno, come provincia di tutta l’umanità, per scopi pacifici e nel continuo sforzo di estendere a tutti gli Stati i benefici che ne derivano.
La Giornata quest’anno si festeggerà in un clima di tensione dovuto alla guerra in Ucraina: ha portato allo stop di importanti cooperazioni spaziali, come la missione ExoMars per Marte, e mette a rischio anche l’esistenza della Stazione Spaziale Internazionale. A distanza di 61 anni dallo storico lancio di Gagarin l’esplorazione umana dello Spazio è cresciuta enormemente, anche le aziende hanno ormai la capacità di lanciare proprie missioni umane, ma le forti tensioni internazionali stanno trasformando anche le collaborazioni: le tensioni investono persino la ISS, per oltre 20 anni simbolo di pace e cooperazione.
Il Voyager Golden Record, un simbolo di pace più che mai attuale
Il Voyager Golden Record è stato lanciato nello Spazio nel 1977 con un messaggio dall’umanità al cosmo, e decenni dopo ci ricorda che siamo tutti connessi. Presso il quartier generale delle Nazioni Unite vi è una replica del Golden Record e l’ONU, infatti, ha un profondo legame con il suo processo di creazione. Un comitato della NASA ha chiesto all’ONU di fornire materiale da includere nella playlist, e le prime parole sul Record stesso sono quelle dell’allora Segretario generale delle Nazioni Unite che esprime speranza di pace e amicizia con chiunque lo scopra e lo riproduca.
La direttrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali, Simonetta Di Pippo, ha spiegato il significato del Golden Record nel nostro mondo oggi: “L’impresa del progetto Voyager ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e che dovremmo trattarci a vicenda con cura“.
Il contesto
Il 4 ottobre 1957 il primo satellite terrestre di fabbricazione umana Sputnik I fu lanciato nello Spazio, aprendo così la strada all’esplorazione spaziale. Il 12 aprile 1961, Yuri Gagarin divenne il primo essere umano ad orbitare attorno alla Terra, aprendo un nuovo capitolo dell’attività umana nello Spazio.
La Dichiarazione ONU ricorda inoltre “la straordinaria storia della presenza umana nello Spazio e i notevoli risultati raggiunti dal primo volo spaziale umano, ed in particolare Valentina Tereshkova, che è diventata la prima donna ad orbitare attorno alla Terra il 16 giugno 1963, Neil Armstrong è diventato la prima persona a mettere piede sulla superficie della Luna il 20 luglio 1969, e l’attracco delle navicelle Apollo e Soyuz il 17 luglio 1975, la prima missione umana internazionale nello Spazio, e ricorda che l’umanità ha mantenuto una presenza umana permanente multinazionale nello Spazio esterno a bordo della Stazione Spaziale Internazionale“.
L’ONU e lo Spazio
Fin dall’inizio dell’era spaziale, le Nazioni Unite hanno riconosciuto che lo Spazio esterno ha aggiunto una nuova dimensione all’esistenza dell’umanità. La famiglia delle Nazioni Unite si sforza continuamente di utilizzare i vantaggi unici dello Spazio esterno per il progresso di tutta l’umanità.
Riconoscendo l’interesse comune dell’umanità nello Spazio esterno e cercando di rispondere alle domande su come lo Spazio esterno può aiutare a beneficiare le persone della Terra, l’Assemblea Generale ha adottato la sua prima risoluzione relativa allo Spazio esterno, la risoluzione 1348 (XIII) intitolata “Questione dell’uso pacifico dello Spazio extra-atmosferico”.
Il 10 ottobre 1967 è entrata in vigore la “Magna Carta dello Spazio”, nota anche come Trattato sui “Principi che regolano le attività degli Stati nell’esplorazione e nell’uso dello Spazio extraatmosferico”, compresa la Luna e gli altri corpi celesti
Oggi, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali (UNOOSA) è l’ufficio delle Nazioni Unite responsabile della promozione della cooperazione internazionale negli usi pacifici dello Spazio. L’UNOOSA funge da segretariato per l’unico comitato dell’Assemblea Generale che si occupa esclusivamente della cooperazione internazionale negli usi pacifici dello Spazio: il Comitato delle Nazioni Unite per gli usi pacifici dello Spazio esterno (COPUOS).
L’UNOOSA è anche responsabile dell’attuazione delle responsabilità del Segretario generale ai sensi del diritto spaziale internazionale e del mantenimento del registro delle Nazioni Unite degli oggetti lanciati nello Spazio.