Interrotte le forniture di gas a Bulgaria e Polonia, prezzo in netto rialzo

Prezzo del gas in netto rialzo questa mattina alla borsa Ttf di Amsterdam
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Gazprom ha interrotto le forniture di gas a Bulgaria e Polonia per il mancato pagamento in rubli: sono i primi paesi ad avere il gas tagliato dal principale fornitore europeo da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto ai Paesi definiti “ostili” di accettare uno schema in base al quale aprirebbero conti presso Gazprombank e pagherebbero le importazioni di gas russo in euro o dollari che verrebbero convertiti in rubli. “I pagamenti per il gas fornito dal 1° aprile devono essere effettuati in rubli utilizzando i nuovi dettagli di pagamento, di cui le controparti sono state informate in modo tempestivo,” ha evidenziato Gasprom.

L’annuncio di Gazprom è un altro tentativo della Russia di ricattarci con il gas. Siamo preparati per questo scenario. Stiamo delineando la nostra risposta coordinata dell’UE“: lo ha dichiarato in una nota la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Gli europei possono confidare che resteremo uniti e solidali con gli Stati membri colpiti“.

Dopo l’annuncio di Gazprom decolla il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam. I future sul metano, benchmark del prezzo del metano in Europa, balzano del 16% a 119,75 euro al megawattora, dopo aver toccato un rialzo massimo del 24%.

Interpellato dopo l’annuncio del fermo, un portavoce di Snam ha dichiarato all’ANSA che “i flussi di gas dalla Russia in entrata in Italia da Tarvisio sono regolari“.

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