Nelle nostre precedenti previsioni meteo sul medio-lungo termine, abbiamo tracciato la possibile evoluzione di massima del tempo fino al periodo pasquale con ipotesi, fino alla fine della seconda decade di aprile, di tempo caratterizzato mediamente dall’alternanza di qualche giornata più stabile, ma non dichiaratamente anticiclonica, e altre all’insegna di più nubi e qualche pioggia. Il contesto termico si attesterebbe su valori un po’ sopra la media, salvo un po’ sotto per brevi fasi intorno al 10 del mese. Dalle ultime elaborazioni sul più lungo termine, giungono anche i primi dati sul prosieguo di aprile, quindi sostanzialmente per la terza decade.
Per quanto si tratti di mere indicazioni, come è ovvio in una evoluzione a oltre 15 giorni, non si vedono, nelle simulazioni, figure anticicloniche in grado di portare con persistenza una fase di stabilità primaverile. Piuttosto, da dopo Pasqua e per tutto il resto del mese, la circolazione media a scala euro-atlantica sembrerebbe impostarsi dai quadranti occidentali, con un flusso mediamente instabile oceanico ricorrentemente presente e mosso da una semi-permanente area depressionaria collocata tra il Mare di Norvegia e il Mare del Nord. La circolazione instabile più efficace potrebbe interessare l’Europa centro-settentrionale, ma con buona frequenza impulsi umidi oceanici raggiungerebbero dalla Spagna, settore Baleari, anche buona parte delle nostre regioni. Insomma si profila una terza decade all’insegna della variabilità, magari anche con qualche giornata più anticiclonica e con tempo stabile, ma con il rischio che nubi e rovesci irregolari da Ovest a si presentino abbastanza ricorrentemente, di più sulle regioni settentrionali, anche su quelle del medio-alto Tirreno e centro-settentrionali appenniniche, magari leggermente in meno verso le aree meridionali e soprattutto del medio-basso Adriatico. Il contesto termico, stando alle indicazioni attuali, non si discosterebbe molto da quello tipico del periodo, con valori in linea di massima nelle medie stagionali.