Come da precedenti previsioni meteo, una circolazione anticiclonica, per quanto non particolarmente strutturata, ha preso piede sul Mediterraneo centrale e sull’Italia apportando condizione di prevalente stabilità. I massimi di pressione sono presenti abbondantemente al Nord dell’Italia, addirittura in prossimità del Mare del Nord, Regno Unito, tuttavia la figura di alta appare piuttosto estesa a buona parte del continente, Mediterraneo compreso. La stessa figura di alta, induce, però, una circolazione antioraria da Est verso Ovest, quindi con una provenienza delle masse d’aria dai settori continentali, quindi più fresche rispetto all’aria presente nei giorni precedenti, soprattutto sui settori adriatici centro-settentrionali, sulle relative aree appenniniche e sulle pianure centro-orientali del Nord.
L’aria più fresca da Est, indotta dall’alta pressione, si scontra con correnti più umide di matrice oceanica a loro volta spinte verso i settori occidentali del continente da una vasta bassa pressione in Atlantico. Lo scontro, tuttavia, sta avvenendo decisamente più a Ovest rispetto all’Italia, sostanzialmente tra il Mediterraneo sudoccidentale, il Nord Africa e poi i settori iberici e francesi, su queste aree, quindi, con nuvolosità più presente e anche con piogge sparse. In corrispondenza del Mediterraneo centrale e dell’Italia, invece, i cieli si presentano in prevalenza soleggiati, salvo una nuvolosità irregolare sulle regioni di Nordest, su quelle alpine e occasionali nubi irregolari sul medio Adriatico. La condensazione prodotta dallo scontro di aria più fresca continentale e quella più umida e mite oceanica, essenzialmente presente sui settori occidentali del bacino, influenzerà di più le nostre isole maggiori, dove le nubi saranno più presenti, in particolare sulla Sicilia, localmente anche sulla Sardegna meridionale, ma senza altre conseguenze degne di nota, se non qualche occasionale piovasco debole e localizzato sulla Sicilia meridionale, ma anche abbastanza improbabile. Il quadro termico, lo abbiamo già accennato, è in calo, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali adriatiche, mentre va rilevato un aumento della ventilazione settentrionale o nordorientale soprattutto sui bacini adriatici, su quelli ionici, localmente anche su alcuni settori marittimi tirrenici larghi e sulle aree appenniniche, specie centro-settentrionali, localmente venti anche forti sul Canale d’Otranto e sul basso Adriatico.