Dopo la fase pasquale, che potrebbe caratterizzarsi di più per l’avvento di aria più fredda continentale e per clima simil invernale, ma precipitazioni abbastanza circoscritte con buona parte del paese ancora all’asciutto, per appena dopo le festività la situazione sembrerebbe mutare in maniera radicale. Infatti, un po’ tutte le simulazioni modellistiche vanno orientandosi verso un possibile avvento di correnti umide di matrice atlantica in estensione dalla Penisola Iberica verso il Mediterraneo centro-occidentale. Ci sarebbero tutti i presupposti per una classica azione perturbata oceanica con centro motore depressionario in prossimità della Spagna e persistente flusso di aria umida e instabile dai quadranti meridionali verso gran parte dell’Italia.
Stando al prospetto barico simulato dai centri di calcolo ed espresso nell’immagine in evidenza, le aree più esposte alle correnti umide sarebbero certamente quelle del medio-alto Tirreno e settentrionali, soprattutto di Nordovest, e naturalmente i settori alpini e prealpini in genere. Su questi settori, aree contrassegnate in arancio più scuro nella mappa precipitazioni interna, le nubi e le piogge sarebbero più insistenti e spesso anche più abbondanti; precipitazioni moderate o forti sul resto del Nord e sulle aree tirreniche in genere, anche su quelle relative appenniniche, aree in arancio più chiaro; precipitazioni, invece, più irregolari e mediamente più deboli o moderate sul resto dei settori, soprattutto sul basso Adriatico, sulle regioni ioniche, sulla Sicilia e anche sulla Sardegna meridionale. Il campo termico per questa fase più instabile di matrice atlantica, vedrebbe temperature più o meno nella norma sulle regioni centrali, un po’ sopra la norma al Sud, leggermente sotto la media sulle regioni settentrionali, di più al Nordovest, con nevicate abbondanti sulle Alpi a quote di media montagna, temporaneamente anche a quote di media-bassa montagna.