“I prezzi mondiali delle materie alimentari hanno fatto un balzo significativo a marzo raggiungendo livelli più alti di sempre, poiché la guerra nella regione del Mar Nero ha diffuso shock sui mercati dei cereali di base e degli oli vegetali“. E’ l’allarme lanciato dalla FAO. L’indice dei prezzi alimentari, che aveva già fatto registrare un record a febbraio, è aumentato del 12,6% il mese scorso, “facendo segnare un gigantesco aumento al livello più alto mai raggiunto dal suo inizio nel 1990“, ha affermato l’agenzia delle Nazioni Unite in una nota. L’aumento è imputabile al conflitto tra Russia e Ucraina. L’indice, che misura la variazione mensile dei prezzi alimentari internazionali di un paniere di materie prime, ha segnato una media di 159,3 punti a marzo. I cereali hanno registrato un aumento del 17,1% dei prezzi, mentre gli oli vegetali hanno registrato un +23,2%, “spinto dalle quotazioni più alte dell’olio di semi di girasole, di cui l ‘Ucraina è il principale esportatore mondiale“.

“Già prima del conflitto in Ucraina, con la crisi energetica, abbiamo“, ha dichiarato il vicedirettore della FAO Maurizio Martina, intervenuto in videocollegamento in occasione dell’inaugurazione del 269° Anno Accademico dei Georgofili, a Palazzo Vecchio. Martina ha sottolineato che sono in corso tre ‘partite’, tutte collegate tra di loro: “La prima è legata al nesso che vediamo fra fame e guerra, la seconda è collegata alla trasformazione climatica-ambientale, sul capire come questa impatta sui sistemi agricoli. La terza è il fronte dell’innovazione e delle tecnologie, della scienza al servizio della sicurezza alimentare. Riconoscere le sfide dei modelli agricoli-alimentari significa capire una grande traiettoria di cambiamento del mondo. La guerra in Ucraina ripropone la centralità delle domande agricoli-alimentari, come chiavi di interpretazione della società, del mondo“.
“Non possiamo permetterci di lasciare che qualcuno identifichi l’agricoltura solo come un nodo del problema e non come una parte della soluzione – ha concluso Martina -. Se prevarrà questo messaggio noi non faremo solo un danno all’agricoltura, fare un danno anche all’obiettivo della trasformazione ecologica e ambientale del nostro modello di sviluppo“.