“Che questa sarebbe stata l’evoluzione del virus, con buona pace dei virologi da ombrellone che pensavano il contrario, lo avevamo già previsto nel 2020. E così è avvenuto“. è quanto ha affermato Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano. Secondo il noto virologo, il Covid è entrato “in una fase benigna“. La pandemia, ha precisato, non sta finendo, “ma già due mesi fa sostenevo che, con i vaccini e l’arrivo di Omicron, sarebbe presto finita la fase emergenziale della pandemia. E così è stato. Dovremo convivere con Sars-CoV-2 come si convive con tanti altri virus“.
Rispetto al percorso progressivo di allentamento dalle restrizioni, Silvestri ha afferma: “Detesto l’espressione ‘liberi tutti’, è insensata dal punto di vista scientifico e impregnata di un sottofondo moralista e stigmatizzante verso i malati. Il problema, semmai, è conciliare la necessità di contenere il virus con il fatto che le chiusure generalizzate portano a danni socio-economici e psicologici devastanti, soprattutto nei più poveri e nei più giovani. La scelta della convivenza col virus, che non è un ‘liberi tutti’ ma un approccio basato tanto sulla scienza che sul buon senso“.
Riguardo le mascherine al chiuso, il virologo ha sottolineato: “Trovo molto sensate le raccomandazioni del Cdc Usa, non dissimili dalle regole in vigore dal 12 maggio in Italia. La mascherina al chiuso è raccomandata solo se il livello di trasmissione del virus in una certa comunità è alto, livello che si determina sulla base di contagi, ricoveri ospedalieri e capacità di accoglienza del sistema sanitario. Con queste regole oltre il 90% degli americani al momento vive in aree dove la mascherina al chiuso non è obbligatoria“.
Dall’autunno, ha concluso Silvestri, dovremo attenderci “una nuova recrudescenza di Sars-CoV-2, che si comporterà come tutti i virus respiratori, seguendo un andamento tipicamente stagionale. Saremo in grado di controllarla se ci faremo trovare preparati, cioè con la popolazione ben vaccinata, non solo anziani fragili, tutti, bambini compresi, e con quantità efficaci nel ridurre il rischio di Covid severo per Omicron e varianti simili“.