Svezia e Finlandia valutano imminente richiesta di adesione alla NATO

Secondo quanto riporta il Times, citando un rapporto di funzionari degli Stati Uniti, Finlandia e Svezia potrebbero aderire alla NATO anche prima dell'estate
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Il Partito socialdemocratico al potere in Svezia, che finora ha respinto l’adesione alla NATO, ha avviato un “dialogo sulla politica di sicurezza” internazionale, uno strumento per rivedere la posizione della formazione di governo in merito all’adesione alla NATO. Come si legge in un comunicato rilasciato dal Partito socialdemocratico, l’invasione dell’Ucraina ha modificato la situazione della politica di sicurezza della Svezia in maniera rilevante.

La discussione punta a “ottenere una comprensione più ampia di ciò che è accaduto nel nostro mondo e conoscere i vantaggi e gli svantaggi della nostra attuale linea di politica di sicurezza”, ha detto il segretario del partito Tobias Baudin all’agenzia di stampa “TT”. “La discussione non dovrebbe riguardare solo il sì o il no alla NATO, ma in generale ciò che avvantaggia maggiormente la sicurezza svedese”, ha rilevato Baudin.

Secondo quanto riporta il Times, citando un rapporto di funzionari degli Stati Uniti, Finlandia e Svezia potrebbero aderire alla NATO anche prima dell’estate. Dunque la Russia avrebbe commesso un “enorme errore strategico”.

Anche “il processo della Svezia” per decidere se chiedere l’adesione alla NATO, come quello iniziato dalla Finlandia, “prenderà tempo, ma spero che, se prendiamo una decisione simile, potremo farlo all’incirca nello stesso momento”, ha detto il Ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari Esteri. “Questa settimana in Finlandia, il governo presenterà un Libro bianco” sulla NATO “al Parlamento, il che dà al Parlamento la possibilità di discutere tutti gli aspetti di una possibile adesione alla NATO. Sulla base di quel dibattito, il governo trarrà le sue conclusioni, insieme al Presidente della Repubblica“, ha aggiunto Haavisto. Per Helsinki, sottolinea il Ministro, “è molto importante vedere che un processo simile è in corso in Svezia“. In Finlandia la discussione verrà fatta nella commissione Affari Esteri e “l’obiettivo è raggiungere un consenso. Poi, se ce ne sarà bisogno, siamo pronti ad andare avanti“, ha concluso Haavisto.

 

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