Vulcano si prepara all’esercitazione che prevede l’evacuazione simulata per il rischio gas: si terrà sabato mattina e sarà testato, per la prima volta in Italia, IT-Alert, il sistema che utilizza la tecnologia cell-broadcast per inviare alla popolazione dei messaggi di allarme.
Si è tenuto ieri un incontro al quale ha partecipato il vulcanologo Mauro Coltelli dell’INGV di Catania, il sindaco Marco Giorgianni, dirigenti della Protezione civile nazionale e regionale, isolani e vacanzieri.
E’ stato illustrato il piano che, con gli interventi di traghetti negli scali alternativi di Gelso e Ponente, permetterà alla popolazione di allontanarsi dall’isola.
Coltelli ha affermato: “Il rischio vulcanico sta continuando ad attenuarsi: ci sono solo alcune zone tipo l’area craterica, il sito del Faraglione, Camping Sicilia, Bambara che vanno attenzionate, ma in linea di massima l’isola è pronta ad accogliere i vacanzieri“.
Lo scenario dell’esercitazione simulerà, a partire da oggi, la variazione dei parametri di monitoraggio e il verificarsi di fenomenologie tali da determinare un passaggio dallo stato attuale del vulcano (livello di allerta Giallo – fase operativa di Attenzione), a una situazione di crisi intensa idrotermale profonda (livello di allerta Arancione – fase operativa di Preallarme), fino ad arrivare, sabato 9 aprile, ad uno stato di attività eruttiva imminente o in corso (livello di allerta Rosso – fase operativa di Allarme).
Le attività addestrative, nella giornata del 9 aprile, si concentreranno in particolare sui test di allontanamento della popolazione: seguendo le indicazioni previste nella pianificazione comunale, attraverso i percorsi di allontanamento e le aree di emergenza e grazie alla segnaletica che verrà installata sull’Isola di Vulcano, i partecipanti raggiungeranno una delle due aree di incontro: il porto di Levante o il molo di Gelso. A seguire, la popolazione verrà imbarcata sui traghetti convenzionati con la Regione Siciliana e sui mezzi delle strutture operative e parteciperà a un momento informativo sui temi esercitativi per poi successivamente sbarcare a terra nello stesso molo.
Durante l’esercitazione sarà testato – per la prima volta in Italia – il Sistema di allarme pubblico IT-Alert, introdotto dall’art. 28 del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, con l’invio di messaggi attraverso la tecnologia cell broadcast. IT-Alert informerà i cittadini sull’esercitazione in corso e sulle norme di comportamento da adottare attraverso l’invio di messaggi sugli apparati cellulari presenti sull’isola di Vulcano. La propagazione del messaggio IT-Alert, a causa di particolari condizioni meteo o di temporanee indisponibilità delle celle telefoniche, potrebbe raggiungere alcuni cellulari presenti nelle aree costiere della Sicilia (provincia di Messina e parte delle isole dell’arcipelago delle Eolie) e, sebbene poco probabile, anche della costa tirrenica della Calabria. Il messaggio conterrà chiaramente l’indicazione che si tratta di un’esercitazione di protezione civile.
“L’esercitazione – afferma Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile – nasce a valle di un percorso di aggiornamento della pianificazione nazionale e locale legato alle variazioni dei parametri di monitoraggio del vulcano. Gli scenari esercitativi, che prevedono il coinvolgimento della popolazione dell’isola di Vulcano e di tutte le strutture operative, ci permetteranno di valutare i piani di protezione civile e verificare la tempestività della risposta e l’efficacia dell’impiego dei sistemi di gestione dell’emergenza. Per questo motivo, anche alla luce dell’utilizzo di IT-Alert, l’esercitazione rappresenta un test fondamentale per tutto il sistema di protezione civile“.