Arriva lo “spazzino spaziale”: ELSA-M rimuoverà i satelliti per telecomunicazioni dall’orbita

Il lancio è previsto nel 2024
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Grande attesa per la prima missione al mondo per rimuovere dall’orbita diversi piccoli satelliti per telecomunicazioni dopo che hanno raggiunto la fine del loro servizio operativo: sta per iniziare la costruzione e il test del prototipo di veicolo spaziale ELSA-M. La società britannica Astroscale, che lavora in un progetto di partenariato ESA con l’operatore satellitare OneWeb, inizierà a produrre il primo prototipo commerciale “servicer” progettato per catturare più satelliti in orbita terrestre bassa nell’ambito del programma Sunrise dell’ESA.

Aziende come OneWeb stanno lanciando costellazioni composte da centinaia di satelliti per comunicazioni per connettere le persone nei luoghi più difficili da raggiungere attraverso servizi Internet a banda larga via satellite globali. OneWeb ha attualmente 428 satelliti in orbita a circa 1200 km sopra la Terra: la sua costellazione completa conterà quasi 650 satelliti.

Rimuovere questi satelliti per telecomunicazioni dalle loro orbite una volta che hanno terminato le operazioni è essenziale per garantire che il mondo digitale interconnesso di oggi non sia compromesso da collisioni che danneggiano i satelliti attivi nello Spazio e per proteggere l’ambiente dell’orbita terrestre bassa come ambiente naturale e risorsa condivisa.

Attualmente ci sono due opzioni per rimuovere i satelliti OneWeb fuori uso dalle loro orbite al termine dei cinque o sei anni di servizio previsti. A ciascuno è stato assegnato carburante sufficiente per essere in grado di deorbitare attivamente al termine della sua vita utile: in caso di guasto, ognuno è stato anche costruito con un dispositivo magnetico o un rampino, in modo che un veicolo spaziale di servizio possa raccogliere e far deorbitare attivamente il satellite.

Il veicolo spaziale di servizio che Astroscale costruirà e testerà si chiama “ELSA-M” e il lancio è previsto nel 2024. Il veicolo spaziale sarà il primo “spazzino spaziale” in grado di rimuovere più satelliti defunti dalle loro orbite in una singola missione.

A seguito di questa dimostrazione, Astroscale offrirà un servizio commerciale per i clienti che gestiscono costellazioni di satelliti in orbita terrestre bassa, fornendo la tecnologia e la capacità per rendere la manutenzione in orbita parte delle operazioni di routine dei satelliti entro il 2030.

L’ESA promuove l’innovazione nell’industria spaziale europea attraverso i Partnership Projects, che cercano di ridurre i rischi degli investimenti dei suoi partner industriali per soddisfare le esigenze del mercato.

Il Ministro della Scienza del Regno Unito George Freeman ha dichiarato: “Con migliaia di satelliti già in orbita e migliaia di altri lanciati ogni anno, affrontare il problema dei detriti spaziali e trovare nuovi modi per rimuovere veicoli spaziali defunti e altri tipi di spazzatura spaziale è di importanza sempre crescente, sia per ridurre il costo dei danni causati dai detriti agli operatori satellitari sia per garantire che lo Spazio sia sicuro e sostenibile. Ecco perché il governo del Regno Unito ha fatto della sostenibilità spaziale un tema chiave della strategia spaziale nazionale ed è fantastico vedere ruoli di primo piano per le società britanniche Astroscale e OneWeb in questo progetto ESA, aiutandoci a continuare a mostrare la leadership tecnologica del Regno Unito in questo importante settore“.

Paul Bate, amministratore delegato dell’Agenzia spaziale britannica, ha affermato: “I detriti spaziali minacciano i satelliti da cui dipendiamo ogni giorno per servizi vitali, come la navigazione, le banche e le comunicazioni. Ecco perché il Regno Unito sta intervenendo, finanziando nuove tecnologie commerciali per rimuovere i detriti dallo Spazio e collaborando con partner internazionali per guidare gli sforzi per promuovere la sostenibilità. Quest’ultima fase della partnership del programma Sunrise tra Astroscale e OneWeb fornirà un veicolo innovativo per rimuovere più satelliti defunti, mettendo il Regno Unito in prima linea negli sforzi per ripulire lo Spazio“.

Massimiliano Ladovaz, Chief Technology Officer di OneWeb, ha evidenziato: “Lo Spazio responsabile è al centro della nostra missione in OneWeb e ci impegniamo per pratiche sostenibili in tutti gli ambienti in cui operiamo. Lo sviluppo del prototipo servicer ELSA-M è un’altra pietra miliare significativa verso un approccio responsabile allo Spazio, assicurando che i nostri satelliti possano essere deorbitati e che l’ambiente in orbita terrestre bassa sia protetto come una risorsa naturale e condivisa“.

John Auburn, amministratore delegato di Astroscale, ha dichiarato: “La fase 3 del programma Sunrise è un importante passo avanti per ELSA-M verso una dimostrazione in orbita e l’inizio di un servizio commerciale di rimozione dei detriti, in grado di rimuovere più satelliti defunti in un unica missione. La dimostrazione in orbita ELSA-M, prevista per la fine del 2024, si baserà sulle lezioni apprese dalla missione ELSA-d e dimostrerà le nostre innovative capacità di rendezvous, cattura e de-orbita con un client a grandezza naturale“.

Elodie Viau, Direttore delle Telecomunicazioni e delle Applicazioni Integrate dell’ESA, ha dichiarato: “È fondamentale garantire l’uso responsabile dello Spazio per proteggere il mondo interconnesso di oggi, perché la nostra economia e società digitali fanno affidamento sulla capacità di comunicare. Sono orgogliosa del track record dell’ESA nel promuovere l’innovazione nell’industria spaziale in Europa, portando a compimento nuovi modi per garantire l’uso sostenibile dello Spazio, e del ruolo che i Partnership Projects dell’ESA svolgono come partner di fiducia per investitori, operatori e industria“.

Il programma ESA Sunrise è supportato dall’Agenzia spaziale britannica e coinvolge non solo OneWeb e Astroscale, ma anche le start-up britanniche SatixFy e Celestia UK, nonché l’Università del Surrey.

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