Danni da trasfusione e da vaccino: “la Cassazione chiarisce il diritto del consumatore a rimborso e risarcimento”

Codacons: "fondamentale agire subito, dopo la comparsa dei sintomi"
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La Suprema Corte con l’ordinanza del 15 aprile 2022, n. 12388 ha ribadito il concetto che nel caso di danni da emotrasfusioni il risarcimento del danno dovuto, può essere decurtato dell’importo pari all’indennizzo ricevuto per le medesime ragioni“: lo afferma in una nota il Codacons. “Come noto infatti, tutti coloro che hanno subito dei danni da emotrasfusione o vaccinazione può esperire due differente rimedi: indennitario o risarcitorio, che l’ordinamento consente di attivare nei confronti dello Stato a quanti abbiano riportato menomazioni permanenti all’integrità psico-fisica. Il diritto all’indennizzo trova fondamento nei commi 2 e 3 dell’art. 1 della L. 25 febbraio 1992, n. 210 mentre per la tutela risarcitoria, occorre basarsi sulle regole riguardanti l’illecito aquiliano (art. 2043 c.c.), facendo valere la responsabilità dell’amministrazione sanitaria per carenze e omissioni nell’attività di vigilanza e controllo sull’utilizzo del sangue“.

Il tema è molto complesso e specifico – prosegue il Codacons – ma la cosa fondamentale è questa: chi ha subito dei danni da vaccinazione o emotrasfusione ha diritto ad ottenere dallo Stato (Ministero della Salute) l’indennizzo ed il risarcimento del danno correlato. Per questo motivo è fondamentale agire subito, dopo la comparsa dei sintomi, al fine di circoscrivere subito i danni subiti, ed agire senza indugio per ottenere le somme che spettano al danneggiato. Codacons, da sempre Associazione che tutela il diritto alla salute, tutelerà tutti coloro i quali lamentano tali danni, contattateci per avere informazioni in merito“.

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