La clamorosa gaffe della Farnesina sugli aiuti all’Ucraina scatena Twitter: “l’ha fatta Di Maio in persona?”

In un tweet particolarmente controverso, la clamorosa gaffe geografica della Farnesina: l'Ucraina diventa Moldavia e gli utenti si scatenano con il ministro Di Maio
MeteoWeb

Una clamorosa gaffe su twitter ha scatenato l’ironia social nei confronti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale guidato da Luigi Di Maio: la Farnesina, infatti, ha pubblicato stamani su twitter un post con un’immagine che ha fatto balzare dalla sedia gli utenti del web.

Nella descrizione del post, infatti, si legge testualmente: “#ItaliaXUcraina L’Italia a sostegno del popolo e delle autorità ucraine“, con tanto di bandiera a bande orizzontali azzurra e gialla dell’Ucraina e il seguente hastag “#StandWithUkraine“. Anche nell’immagine, in alto a destra, si legge “ItaliaXUcraina“.

Peccato, però, che il contenuto dell’immagine propone una cartina dell’Italia, identificata dalla bandiera tricolore (almeno questi, confini nazionali e drappo, corretti) con una freccia che indica come destinazione … la Moldavia, con tanto di mappa e bandiera moldave. Ma la Moldavia, piccolo Paese confinante con l’Ucraina, non è e non può essere la destinazione di “20 tonnellate di aiuti umanitari a sostegno del popolo e delle autorità ucraine“, che non si trovano certo in Moldavia.

E’ possibile, certamente, che la Moldavia sia il tramite per rifornire l’Ucraina di aiuti, esattamente come la Polonia è il tramite per rifornire l’Ucraina di armi da parte dei Paesi occidentali, ma questo non giustifica un simile errore di comunicazione su elementari riferimenti geografici.

Nella stessa immagine, poi, c’è anche la cartina dell’Ucraina in secondo piano (colore meno acceso) con sopra una cifra enigmatica (11-14/03) che potrebbe rappresentare una data, cioè tra 11 e 14 marzo, ma in ogni caso non si capisce cosa significa, e sotto in grande “20 tonnellate di aiuti umanitari”. Un’interpretazione particolarmente cervellotica della grafica data dall’esigenza di spiegare il tweet della Farnesina consapevoli della gravità dello svarione geografico e non volendo credere che – nonostante Di Maio – funzionari e social manager del Ministero degli Esteri possano confondere sia mappa che bandiera di due Paesi così popolari in questo momento storico, potrebbe ricondurre l’immagine all’accordo stretto il 15 marzo scorso tra l’Italia e la Moldavia per aiuti umanitari che il nostro Paese ha deciso di fornire non all’Ucraina, ma proprio alla Moldavia, per sostenere lo sforzo di accoglienza dei profughi ucraini in Moldavia. L’unico elemento utile in tal senso, è che quell’accordo di oltre due mesi fa prevedeva proprio 20 tonnellate di aiuti umanitari dall’Italia alla Moldavia. Ma potrebbe anche essere una coincidenza, in quanto il tweet odierno non fa alcun riferimento a quell’accordo.

Se però volessimo comunque spiegare così la gaffe, ci chiediamo perché questo tweet arrivi proprio oggi, dato che le ultime dichiarazioni pubbliche sull’accordo Italia-Moldavia risalgono ad oltre due mesi fa, e soprattutto ci chiediamo perché la descrizione che accompagna l’immagine reciti “#ItaliaXUcraina L’Italia a sostegno del popolo e delle autorità ucraine“, con tanto di bandiera a bande orizzontali azzurra e gialla dell’Ucraina e l’hastag “#StandWithUkraine“, e non spieghi invece come si tratta in questo caso di #ItaliaXMoldavia con l’hastag #StandWithMoldova facendo espresso riferimento all’accordo di marzo per fornire agli internauti la corretta interpretazione dell’informazione veicolata, esponendo l’istituzione a un simile pubblico ludibrio.

Il tweet, infatti, ha scatenato centinaia di reazioni social, con circa 700 commenti (record assoluto, almeno in tempi recenti, per i tweet della Farnesina) particolarmente ironici come ad esempio “Ma l’ha scritto Luigi Di Maio?“, o ancora “quando sei sicuro che l’ha pubblicata Di Maio in persona“, e anche “Dite a #DiMaio di non scrivere post col vostro account: quella è la #Moldavia non l’#Ucraina” e la chiosa di un altro che risponde: “Vabbè, al massimo poi da lì si prende il treno“.

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