Gli scienziati della NASA avevano previsto che uno sciame meteorico, le Tau Herculids, avrebbe potuto raggiungere il picco nella notte appena trascorsa, portando un bellissimo spettacolo nel cielo notturno. Non vi era assoluta certezza che le stelle cadenti “figlie” della cometa 73P/Schwassmann-Wachmann sarebbero realmente avvenute: era un “evento da tutto o niente”. Invece gli appassionati di astronomia del Nord America hanno potuto ammirare lo spettacolo. Nella gallery scorrevole in alto, alcune immagini dello sciame meteorico pubblicate sui social network.
Questa pioggia di meteore era prevista da quasi 100 anni. Le meteore delle Tau Herculids sono frammenti della cometa 73P/Schwassmann-Wachmann 3 (SW3). Due astronomi tedeschi, Arnold Schwassmann e Arno Arthur Wachmann dell’Osservatorio di Amburgo, avevano individuato questa cometa nel 1930. SW3 orbita attorno al sole ogni 5,4 anni. Ma essendo molto debole, SW3 non era stata più vista fino alla fine degli anni ’70. Oltre alla sua debolezza, un motivo per il quale gli astronomi non sono più riusciti ad individuare SW3 è stato il fatto che guardavano nel posto sbagliato. I loro calcoli orbitali imprecisi erano dovuti a passaggi ravvicinati vicino a Giove, che avevano cambiato l’orbita della cometa.
In seguito, SW3 era apparsa abbastanza normale fino al 1995, quando gli astronomi si resero conto che era diventata circa 600 volte più luminosa ed era passata dall’essere una debole macchia ad essere visibile ad occhio nudo durante il suo passaggio. Dopo ulteriori indagini, gli astronomi si resero conto che SW3 si era frantumata in diversi pezzi, disseminando la propria scia orbitale di detriti. Nel 2006, si era frantumata quasi in 70 pezzi e da allora ha continuato a frammentarsi ulteriormente. La cometa SW3 è tornata nel 2011 ma quell’anno non era ben posizionata per gli osservatori, poiché era rimasta per lo più dietro il sole.
Quest’anno, invece, i suoi frammenti sono riusciti a creare lo spettacolo delle stelle cadenti sulla Terra. Sembra che il picco sia avvenuto prima di quanto previsto e quindi qualche meteora è stata osservata anche dall’Europa.