“Non ci sono i tempi tecnici per modificare la legge attualmente in vigore che prevede l’obbligo delle mascherine fino alla fine dell’anno scolastico“. E’ quanto spiegano all’ANSA fonti qualificate, le quali precisano che dunque si andrà agli esami di maturità e terza media con le attuali disposizioni che prevedono l’obbligo di utilizzare i dispositivi di protezione delle vie aeree, ormai non obbligatori quasi ovunque.
Secondo le stesse fonti, il provvedimento necessario per una revoca della legge attualmente in vigore che prevede l’obbligo delle mascherine fino alla fine dell’anno scolastico, sarebbe o un nuovo decreto o una modifica legislativa al decreto ora diventato legge che prevede le mascherine obbligatorie. Ma, appunto, mancherebbero i tempi tecnici per procedere.
Codacons: “è una vera tortura”
“In merito alle mascherine a scuola l’ultima parola spetta al Tar del Lazio, dove è pendente un ricorso promosso dal Codacons contro gli atti del Governo che hanno imposto a studenti e personale scolastico l’obbligo della mascherina fino al termine dell’anno“, lo ha detto il Codacons, che sottolinea “la manifesta sproporzione del provvedimento dell’esecutivo e l’illegittima disparità di trattamento tra luoghi pubblici”. “Gli studenti sono obbligati di giorno ad indossare la mascherina, pur sedendo distanziati ai banchi, ma possono toglierla la sera per andare al pub o in discoteca e trascorrere il tempo assembrati“, spiega il Codacons, che descrive l’atto amministrativo come “illogico” e “non fondato su alcuna motivazione razionale”. “Un eccesso di potere connotato da contraddittorietà che oggi, con l’arrivo del caldo nelle aule scolastiche e in vista dei prossimi esami di maturità e di terza media, appare addirittura punitivo verso gli studenti, costringendoli alla tortura della mascherina a scuola“, conclude il Codacons.