Megalodonte estinto a causa dei grandi squali bianchi: lo studio

Più che i cambiamenti climatici e ambientali, a far estinguere gli spaventosi megalodonti sarebbero stati i moderni squali bianchi, nel periodo storico in cui le due specie hanno convissuto lottando per le medesime risorse alimentari
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La competizione per le risorse alimentari con il grande squalo bianco potrebbe aver contribuito all’estinzione del megalodonte, uno dei più grandi carnivori mai vissuti, secondo quanto emerge da uno studio pubblicato su Nature Communications. I risultati della ricerca forniscono anche informazioni sulla dieta degli squali vivi ed estinti.

Il livello trofico degli animali, ovvero la loro posizione nella catena alimentare, indica anche la loro posizione all’interno di un ecosistema e in questo la dieta gioca un ruolo importante, anche per per comprendere lo stile di vita e l’ecologia di un animale. Lo zinco, incorporato nello smalto dei denti fin dal momento in cui si formano, può essere usato come indicatore per comprendere la dieta di un animale e per dedurre il suo livello trofico nell’ecosistema. Il megalodon (Otodus megalodon) era uno squalo gigantesco con ‘mega-denti’ e la causa della sua estinzione è stata a lungo dibattuta.

Il ricercatore Jeremy McCormack e colleghi della Goethe-University Frankfurt, in Germania, descrivono un metodo per dedurre la dieta negli organismi fossili utilizzando gli isotopi di zinco. Gli studiosi hanno generato un database di valori degli isotopi di zinco dai denti di squalo di 20 specie viventi, inclusi acquari e individui selvatici, nonché 13 specie fossili tra cui O.megalodon. Hanno scoperto che i valori degli isotopi di zinco sono stati conservati nei denti in periodi di tempo geologici e indicano anche i livelli trofici della specie. Gli autori hanno confrontato i valori degli isotopi di zinco tra O.megalodon e il grande squalo bianco moderno e hanno scoperto che quando coesistevano, durante il Pliocene inferiore, i loro livelli trofici si sovrapponevano e potrebbero aver gareggiato per le stesse risorse alimentari, come i mammiferi marini, cetacei compresi. Gli autori sottolineano che ci sono molteplici potenziali cause dell’estinzione di O.megalodon, inclusi i cambiamenti climatici e ambientali, ma suggeriscono che la competizione con il grande squalo bianco potrebbe essere stato un fattore determinante.

McCormack e coautori concludono, inoltre, che gli isotopi di zinco sono uno strumento promettente per studiare la dieta, l’ecologia e l’evoluzione di altri vertebrati marini fossili.

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