Possiamo ora dare uno sguardo all’ultima visione della NASA per la sua prima missione su Marte con equipaggio. L’agenzia spaziale americana, infatti, ha reso noti i suoi obiettivi principali per una missione su Marte di 30 giorni per due persone. La NASA mira a lanciare astronauti sul Pianeta Rosso entro la fine degli anni ’30 o all’inizio degli anni ’40. La missione sarà una missione di superficie e in quanto tale, i suoi obiettivi principali includono dimostrare la fattibilità di vivere e lavorare sulla superficie marziana. Ciò significa ottimizzare le operazioni e stabilire comando, controllo e coordinamento sia sulla Luna che su Marte.
Ma trasformare questa visione in realtà sarà una sfida. Supponendo, ad esempio, che i finanziamenti e la tecnologia entrino in gioco al momento giusto, il tempo di viaggio di andata e ritorno sarebbe ancora di circa 500 giorni, data la distanza tra la Terra e Marte. Anche la gravità – o la sua mancanza – sarebbe un problema. Gli astronauti arriveranno sul Pianeta Rosso dopo mesi in microgravità e affronteranno un percorso importante verso il recupero, anche per operare nella gravità parziale di Marte, che è circa un terzo di quella della Terra. La NASA suggerisce che un modo per affrontare questo problema potrebbe essere quello di far vivere gli equipaggi in un rover pressurizzato durante la loro missione.
Il piano della missione è nelle prime fasi e potrebbe cambiare considerevolmente. Ma finora, la NASA prevede di utilizzare un veicolo spaziale simile a un habitat per traghettare i membri dell’equipaggio sul Pianeta Rosso, utilizzando uno stadio del razzo ibrido (alimentato sia da propulsione chimica che elettrica). Quattro persone farebbero il lungo viaggio, con due che scendono in superficie, in qualche modo simile al modello visto nel programma Apollo con tre astronauti.
Circa 25 tonnellate di rifornimenti e hardware sarebbero pronte e in attesa dell’equipaggio, consegnate da una precedente missione robotica. Queste forniture includerebbero il veicolo di ascesa dell’equipaggio, già rifornito di carburante e pronto a partire in modo che gli astronauti lascino Marte e tornino in orbita attorno al pianeta.
La NASA non sta ancora emettendo una richiesta di informazioni standard o un processo formale di contratto per questo concetto di missione. Dopotutto, l’agenzia è concentrata sul far decollare la sua missione Artemis 1 senza equipaggio per prepararsi alle missioni degli astronauti sulla Luna negli anni ’20. La NASA sostiene, infatti, che il lavoro sulla Luna è essenziale per prepararsi per andare su Marte.