A seguito dell’incidente occorso lo scorso marzo all’astronauta tedesco Matthias Maurer dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), la NASA ha momentaneamente sospeso l’utilizzo delle tute spaziali Emu (extra-vehicular mobility unit) per le regolari attività extraveicolari (Eva) fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). In un incidente simile a quello capitato a Luca Parmitano nel 2013, la tuta di Maurer aveva registrato una perdita d’acqua. Lo stop è stato deciso proprio per consentire ai tecnici di indagare le cause di questo incidente.
Da una prima ispezione della tuta di Maurer non sono emerse anomalie. “Siamo alla ricerca di segni evidenti di contaminazioni o incrostazioni o qualsiasi altra cosa che possa essere entrata nel nostro sistema, ma per il momento non abbiamo ancora trovato niente”, ha detto Dana Weigel, vice direttore del programma per la Stazione Spaziale presso il Johnson Space Center in Houston, durante una conferenza stampa per il test di volo della capsula Starliner della Boeing. L’unico dato emerso, subito dopo la passeggiata spaziale dello scorso 23 marzo, è che fino al 50% della visiera dell’astronauta era ricoperto da un sottile velo d’acqua e che il cuscinetto assorbente posto sul retro del casco era umido. La tuta di Maurer dovrebbe tornare sulla Terra a luglio, a bordo di una capsula Dragon, per ulteriori approfondimenti.
Dai risultati dipenderà la programmazione delle prossime quattro passeggiate spaziali dell’anno, due previste ad agosto e due a novembre. In attesa dei risultati, le tute Emu potranno essere usate per uscire dalla ISS solo per riparazioni di emergenza o altri imprevisti, dopo aver valutato tutti i rischi collegati, ha detto Weigel. Questo intoppo non dovrebbe interferire con le attività di Samantha Cristoforetti, che in caso di attività extraveicolare userebbe le tute russe Orlan con cui si è addestrata.