Peste suina, Costa: “contagio non arrivato ai maiali”

A oggi "fortunatamente siamo ancora in una situazione dove il contagio non è arrivato ai maiali"
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Proprio oggi inserirà la cabina di regia con la guida del Prefetto e un suo delegato e avrà proprio come obiettivo di elaborare questo piano che porti a una sensibile riduzione della presenza dei cinghiali. È chiaro che il termine di 30 giorni è il termine ultimo ma confidiamo che già nei prossimi giorni questo piano sia elaborato e sia attuato. Quindi i 30 giorni sono un limite ma ovviamente c’è la necessità di agire in fretta e c’è la necessità di iniziare il più rapidamente possibile questa attività di contenimento e riduzione della presenza dei cinghiali”: è quanto ha affermato, in riferimento all’emergenza peste suina, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ospite di 24 Mattino su Radio 24.

A oggi, ha proseguito, “fortunatamente siamo ancora in una situazione dove il contagio non è arrivato ai maiali e questo è l’obiettivo che dobbiamo perseguire perché questo è un rischio che dobbiamo assolutamente evitare in quanto questo comporterebbe in automatico una crisi e un grande problema per tutto il comparto suinicolo che nel nostro Paese fattura oltre 7 miliardi di euro. Abbiamo stanziato anche delle risorse come Governo già 35 milioni di euro proprio per dare la possibilità a questi allevamenti di aumentare la biosicurezza e quindi di creare quelle barriere affinché il contagio ai maiali sia scongiurato. Abbiamo istituito la zona rossa a Roma e l’istituzione della zona rossa è proprio per cercare di contenere il virus e evitare che il virus e possa espandersi e possa arrivare a contagiare tutto il settore dell’allevamento suinicolo“. “Per quanto riguarda la Sardegna fortunatamente siamo alla fine di questo percorso. Già la prossima settimana probabilmente credo che si possa arrivare al risultato di uscire definitivamente da questa situazione e dare l’opportunità alla Sardegna di poter esportare i propri prodotti al di fuori dell’isola. Per quanto riguarda altre regioni, quelle interessate sono Liguria-Piemonte e Lazio, ma il monitoraggio è in tutto il paese attraverso i nostri istituti zooprofilattici”.

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