In questi giorni si sta progressivamente approfondendo un’azione instabile nord-atlantica sul Mediterraneo centrale e sull’Italia con tempo decisamente più capriccioso e con prospettive di ulteriore peggioramento nelle prossime ore e verso il fine settimana, per l’insorgenza anche di una circolazione depressionaria un po’ a tutte le quote sui nostri bacini centro-meridionali. Dunque, fase di tempo senz’altro più instabile e anche con temperature sotto le medie tipiche del periodo. Fino a quando durerà l’instabilità?
Dalle ultime simulazioni nei modelli matematici, la fase più perturbata dovrebbe esaurirsi entro il fine settimana prossimo. Tuttavia, strascichi di instabilità soprattutto convettiva e pomeridiana, dovrebbero insistere anche a inizio settimana, in particolare nella giornata di lunedì 9 e di più sulla Sicilia, in maniera irregolare sui settori alpini e prealpini, localmente anche lungo l’Appennino, soprattutto sui versanti occidentali. A seguire, a iniziare da martedì 10, ma ancor più da mercoledì 11, sull’Italia dovrebbe progressivamente affermarsi da Ovest un campo anticiclonico in grado di arrecare condizioni di stabilità su buona parte delle regioni. I massimi anticicloni opererebbero di più sull’Ovest Mediterraneo, settore francese-iberico, tuttavia anche sul Mediterraneo centrale e sull’Italia l’alta pressione si estenderebbe in maniera efficacia da comportare ampie condizioni di tempo asciutto e più primaverile. Magari da rilevare fenomeni convettivi, quindi dovuti alla calura pomeridiana, in prossimità dei settori alpini, prealpini e, localmente, anche sulle pianure del Nord più settentrionali e su quelle centro-occidentali piemontesi. Qualche addensamento pomeridiano nelle ore più calde del giorno potrebbe riguardare anche l’Appennino centro-meridionale, tuttavia su questi settori con fenomeni decisamente occasionali. In riferimento alle temperature, esse sono attese in progressivo aumento da Nord verso Sud, fino a 6/7°C oltre la media sulle regioni settentrionali, mediamente tra 2 e 4°C sopra la media al Centro Sud; valori stazionari e nelle medie stagionali sull’estremo Sud peninsulare, essenzialmente sulla Calabria centro-meridionale, e sulla Sicilia, magari anche leggermente sotto media sulla parte più meridionale dell’isola.