Prezzi di gas ed elettricità regolamentati sul mercato interno: la misura inserita nel RePowerEu

L'Ue ha deciso di autorizzare i governi europei ad applicare prezzi del gas e dell'elettricità regolamentati sul mercato al dettaglio nazionale e introdurre un prezzo di riferimento, sempre a livello nazionale, per il gas utilizzato per la produzione di energia elettrica
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Domani, 18 maggio, la Commissione Europea presenterà il pacchetto RePowerEu, il maxi-piano energetico dell’Unione. Bruxelles non intende intervenire sul funzionamento del mercato all’ingrosso del gas e ritiene che un price cap europeo sia ancora prematuro. La sua introduzione e’ prevista solo nel caso di “un’interruzione improvvisa su larga scala o totale delle forniture di gas russo“. La misura decisa, dunque, sarebbe quella di autorizzare i governi europei ad applicare prezzi del gas e dell’elettricita’ regolamentati sul mercato al dettaglio nazionale e introdurre un prezzo di riferimento, sempre a livello nazionale, per il gas utilizzato per la produzione di energia elettrica.

La Commissione Europea proporra’ ai Paesi di aggiungere un nuovo capitolo dedicato al RePowerEu ai loro piani nazionali di recupero e resilienza (Pnrr), indicando gli investimenti e le riforme che intendono fare per rispondere alle sfide legate all’energia. Per finanziare le misure, Bruxelles introduce la possibilita’ per i governi di usare i prestiti non ancora utilizzati del Next Generation Eu (220 miliardi di euro) e una parte dei ricavi Ets, e apre alla flessibilita’ per reindirizzare una parte dei fondi della Pac e della politica di coesione.

Le proposte sulle rinnovabili, includono raccomandazioni per accelerare i permessi e una proposta legislativa per definire gli impianti di energia rinnovabile di prevalente interesse pubblico. Secondo quanto apprende l’ANSA, non si trattera’ di una liberalizzazione totale dei permessi, ma nella maggior parte dei casi l’interesse a costruire nuova capacita’ rinnovabile potrebbe prevalere su altri interessi. La Commissione proporra’ anche di individuare insieme agli Stati le aree piu’ idonee a nuove installazioni, con autorizzazioni accelerate di al massimo un anno.

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