Una serie di incendi in Russia ha colpito diversi centri abitati nella zona di Krasnoyarsk, in Siberia: lo ha annunciato il Ministero delle Situazioni di emergenza, come riporta l’agenzia Interfax. Due persone sono morte a Novorkursk, dove sono in fiamme 15 edifici. Segnalati roghi a Nikolsk, dove bruciano altri 20 edifici. Tre persone, inclusi i due bambini, sono morti a Talazhanka, dove sono in fiamme 16 edifici.
Nella regione è stato proclamato lo stato di emergenza, con 300 uomini e oltre 90 automezzi impegnati a domare le fiamme. “La situazione è complicata per le condizioni climatiche, poiché i forti venti accelerano la propagazione delle fiamme e ne ostacolano l’estinzione,” ha commentato il Ministero della Protezione civile locale.
Nella zona, nota tra l’altro per la lavorazione del legno, sono andate a fuoco diverse segherie industriali, ma anche un asilo e molti palazzi, ha spiegato il Ministero per le situazioni di emergenza della regione.
Gli incendi sono stati causati da cortocircuiti dovuti a cavi invertiti e il crollo di una linea elettrica provocato da forti venti, ha dichiarato oggi l’Agenzia regionale per la protezione civile e le situazioni di emergenza. “I cortocircuiti dovuti a cavi invertiti e una linea elettrica crollata a causa di forti venti fino a 40 m/s hanno causato incendi in diversi distretti del territorio“, si legge in un comunicato ripreso dall’agenzia Interfax.
Negli ultimi anni vari incendi hanno devastato la Siberia, e nel solo 2021 i roghi, soprattutto nell’est della regione, hanno sprigionato 16 milioni di tonnellate di carbonio stando alle rilevazioni climatiche.