La prima capsula Starliner di Boeing per la Stazione Spaziale Internazionale è stata ufficialmente aperta agli astronauti che vivono attualmente a bordo del laboratorio orbitante.
Il portello della navicella commerciale, arrivata sabato notte ora italiana con un volo di prova senza equipaggio, è stato aperto dall’astronauta della NASA Robert Hines alle 18:04 di ieri, dando il via a circa 5 giorni di test. È un’importante pietra miliare per Boeing e il Commercial Crew Program della NASA, che hanno scelto Boeing e SpaceX per portare gli astronauti alla Stazione nel 2014.
“Questo è il giorno che avevano immaginato, in cui abbiamo tre veicoli attraccati alla Stazione Spaziale in questo momento,” ha affermato Hines, riferendosi a Starliner, alla Crew Dragon di SpaceX e alla capsula russa Soyuz. “Quindi questo è un giorno importante nella storia della NASA e sta aprendo la strada al futuro“.
SpaceX ha effettuato cinque voli con astronauti per la NASA da maggio 2020, mentre la strada seguita da Starliner di Boeing è stata più accidentata. La capsula non è riuscita a raggiungere la ISS durante il primo Orbital Flight Test nel dicembre 2019 a causa di problemi software, e poi il suo secondo tentativo è stato cancellato ore prima del decollo nell’agosto 2021 dopo che il team della missione ha scoperto valvole bloccate nel sistema di propulsione della capsula. Questi problemi non sono riemersi per l’attuale volo di prova di Starliner, chiamato Orbital Flight Test-2 (OFT-2), anche se si sono verificati alcuni piccoli problemi al propulsore e al sistema di raffreddamento e un leggero ritardo durante l’attracco.
“Questo è il tipo di cose che ci aspettiamo nei test di volo ed è per questo che testiamo,” ha spiegato Hines sabato. “Se non troviamo qualcosa del genere, probabilmente stiamo sbagliando qualcosa“.
Il malfunzionamento del propulsore poco dopo il lancio non sembra essere correlato ai precedenti problemi che ha riscontrato il veicolo. In una conferenza stampa post-lancio, i rappresentanti di NASA e Boeing hanno rinnovato la loro fiducia in Starliner in riferimento al completamento della missione, indipendentemente dai nuovi problemi del propulsore. “Il sistema è progettato per essere ridondante e ha funzionato come doveva,” ha affermato Mark Nappi, vicepresidente e program manager per il programma commerciale con equipaggio di Boeing.
Starliner ha iniziato a eseguire le manovre di prova di attracco subito dopo le 21:30 ora italiana di venerdì. Prima dell’attracco, la capsula ha dimostrato con successo la sua capacità di fermarsi a comando e di allontanarsi dalla Stazione in caso di emergenza.
Soddisfatti dei risultati, gli operatori di volo Boeing hanno incaricato Starliner di avviare le procedure di attracco e il veicolo ha iniziato la sua lenta progressione verso il modulo Harmony. Alle 02:28 ora italiana del 21 maggio la capsula Boeing ha ufficialmente attraccato alla ISS.
Nei prossimi giorni, i membri dell’equipaggio a bordo del laboratorio orbitante svuoteranno Starliner, che ha trasportato 226 kg di rifornimenti e provviste, per poi riempirla con 270 kg di carico destinato al ritorno sulla Terra.
A rimanere a bordo di Starliner sarà il manichino di prova della Boeing, affettuosamente soprannominato Rosie the Rocketeer: vestita con una delle tute spaziali blu della Boeing, Rosie rimarrà legata al posto di comando di Starliner anche per il viaggio di ritorno sulla Terra.
I sensori su Rosie sono stati utilizzati per misurare le forze G sperimentate sul corpo durante il primo volo di prova di Strainer. Su OFT-2, i sensori vengono ora utilizzati per misurare gli effetti delle stesse forze sui sedili di Starliner durante il rientro e l’atterraggio. Starliner dovrebbe tornare sulla Terra dopo un soggiorno da 4 a 5 giorni presso la Stazione, una linea temporale in gran parte dettata dal meteo nei potenziali siti di atterraggio del veicolo negli Stati Uniti occidentali.