Italia ancora carente per quanto riguarda i test genetici per individuare le mutazioni BRCa 1 e 2. Fino al 10% dei tumori dell’ovaio e della mammella sono associati a questi geni che conferiscono un rischio, compreso tra il 15 e il 70%. “I test genetici vengono eseguiti presso centri specialistici individuati a livello regionale e favoriscono la prevenzione oncologica. Tuttavia, non trovano ancora una giusta diffusione e rimborsabilità a livello territoriale nel sistema-paese”. E’ quanto sostiene IncontraDonna Onlus, l’Associazione no profit che vuole promuovere una corretta informazione sul tumore del seno. A questo tema è dedicato un convegno che si tiene domani presso la sede centrale AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Rientra nella terza e finale edizione per il 2022, del progetto Pink Ring e vede la partecipazione e il confronto tra clinici, rappresentanti di istituzioni e associazioni di pazienti. L’evento si articolerà in due diversi “round” da 60 minuti.
“Nel nostro Paese ogni anno sono diagnosticati 55mila nuovi casi di carcinoma del seno e 5.200 di quello ovarico – afferma la prof.ssa Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna Onlus -. In totale sono quindi 60.200 neoplasie potenzialmente legate di due geni. Si calcola che siano oltre 150 mila i cittadini i portatori delle mutazioni BRCA 1 e 2 sul cromosoma 13 e 17. Rappresentano un gruppo di donne particolarmente esposte al rischio di insorgenza di cancro. Per questo i test genetici devono essere maggiormente incentivati in Italia sull’intero territorio nazionale. Sono prioritarie una corretta anamnesi familiare da parte del medico e una maggiore divulgazione di quanto sia importante conoscere nel proprio ambito familiare eventi oncologici avvenuti. Putroppo in Italia ancora si parla proprio all’interno della propria famiglia di quali siano le malattie gravi, anche passate dei propri cari, invece è importante esserne consapevoli e farlo sapere al proprio medico, anche questa è Prevenzione. Tutto ciò, a nostro avviso, potrà comportare in futuro la rilevazione di un numero ancora maggiore di portatori di mutazione. Ciò avverrà sia nelle persone sane che nei pazienti colpiti dai due tipi di mutazione. Vi saranno quindi grandi benefici in termini di cura e profilassi”.
Il secondo “round” del convegno promosso da IncontraDonna Onlus vede al centro del dibattito le opportunità per l’oncologia italiana offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Sono oltre 7 i miliardi stanziati per la Missione Sanità – prosegue la prof.ssa Bonifacino – Grazie a questi nuovi fondi si può aprire oggi una grande opportunità di riorganizzazione e miglioramento dell’assistenza medica territoriale e questa dovrà interessare anche la lotta al cancro. La pandemia ha tragicamente evidenziato alcune carenze rispetto alle cure di prossimità per i pazienti oncologici e onco-ematologici che, spesso, vengono lasciati senza una continuità assistenziale. Gran parte dell’assistenza viene adesso rimandata agli ospedali specialistici. L’oncologia moderna deve invece passare sempre di più anche da una delega al territorio di alcuni servizi e prestazioni sanitarie”. “AGENAS – dichiara il Direttore Generale, Dottor Domenico Mantoan – è impegnata per dare la possibilità a tutti i cittadini di reperire informazioni on line in ambito sanitario chiare, certificate e trasparenti. Con questi presupposti abbiamo realizzato il Portale della Trasparenza dei Servizi per la Salute. In particolare, nel “Trova strutture” è possibile consultare, in modo semplice ed immediato, i dati del Programma Nazionale Esiti (PNE), uno strumento di valutazione elaborato dall’Agenzia a supporto di programmi di audit clinico e organizzativo. Il convegno che si svolgerà domani – prosegue Mantoan – mette in evidenza come dalla sinergia con le organizzazioni della società civile, come IncontraDonna Onlus, sia possibile aumentare la capacità di supporto per i pazienti e i loro caregiver”.
A conclusione dell’evento, IncontraDonna presenterà i prossimi eventi in programma: Ripartono “Muoviamoci-Amiamoci” e “Dottore posso chiederle?”. Muoviamoci Amiamoci, capitanato dal maestro di danza Samuel Peron, è il programma di sessioni sportive per pazienti operate al tumore al seno, dalla danza allo yoga, dal fitness al pilates, a seconda delle proprie preferenza, ma anche delle idoneità specifiche. Dopo due anni di pandemia caratterizzati dalla riduzione del contatto sociale, IncontraDonna porterà le pazienti tra i parchi più belli di Roma per allenarsi al ritmo di musica
“Dottore posso chiederle?” è invece un progetto innovativo che si propone di portare avanti un processo di informazione scientifica utilizzando un mezzo di comunicazione in costante crescita, i PODCAST. L’obiettivo principale dei contenuti è quello di promuovere concetti fondamentali in ambito clinico-oncologico. Presto saranno diffusi maggiori dettagli rispetto ai temi che saranno trattati.