Sono in tutto 11 i casi di vaiolo delle scimmie identificati in Lombardia. Dalla direzione Welfare della Regione fanno sapere che si tratta in tutti i casi di italiani, che si trovano in isolamento domiciliare, in buone condizioni. Per tutti il cluster e’ estero. Cinque risiedono nel territorio dell’Ats (l’ex Asl) Milano, 3 nell’Ats Brianza, uno in quella di Brescia, uno in quella di Pavia e uno nell’area della Ats Valpadana. Cinque casi sono stati diagnosticati dai laboratori di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle Bioemergenze dell’ospedale Sacco, altri cinque dai laboratori Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia mentre un caso e’ stato diagnosticato dall’Ospedale di Verona
Intanto il team di virologi e ricercatori della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia ha sequenziato l’intero genoma di un ceppo di virus del vaiolo delle scimmie (MPXV) dal tampone vescicolo cutaneo di uno dei pazienti di ritorno dalle Canarie. “Un’analisi filogenetica preliminare mostra chiaramente che il genoma ottenuto appartiene al clade dell’Africa occidentale di MPXV ed e’ piu’ strettamente correlato con i ceppi riscontrati recentemente in Portogallo e nel resto d’Europa“, spiega Fausto Baldanti, direttore dell’unita’ di Microbiologia e Virologia del Policlinico San Matteo. “Attualmente – aggiunge – i casi positivi finora diagnosticati al San Matteo sono 4, ed e’ in corso il sequenziamento dei 3 casi rimanenti. Infine, sono in corso le analisi per due ulteriori casi sospetti”.
Per il vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, si tratta di “un importante risultato che certifica l’altissimo livello internazionale raggiunto dalla ricerca biomedica della Sanita’ lombarda”.