Gli aspiranti turisti spaziali dovranno aspettare ancora un po’ prima di librarsi in microgravità suborbitale con Virgin Galactic. La compagnia ha annunciato che il servizio passeggeri commerciale sarà posticipato al primo trimestre del 2023, per motivi dovuti alla “catena di approvvigionamento e a vincoli di manodopera“.
Il CEO di Virgin Galactic, Michael Colglazier, ha evidenziato che la società “sta gestendo la maggior parte di questi problemi in modo da ridurre al minimo l’impatto sui programmi“. “Non vediamo l’ora di tornare nello Spazio nel quarto trimestre e di lanciare il servizio commerciale nel primo trimestre del prossimo anno,” ha affermato. Di conseguenza, è possibile che la missione scientifica italiana CNR-Aeronautica Militare “Virtute-1” possa avere luogo entro fine anno, prima della ripresa dei voli commerciali.
Un posto a bordo dell’aereo spaziale VSS Unity della compagnia costa attualmente 450mila dollari. A novembre 2021, Virgin Galactic aveva circa 700 clienti e ora ha riportato che la lista d’attesa è di 800.
Il primo volo spaziale con equipaggio al completo di Virgin Galactic è avvenuto nel luglio 2021, con a bordo il fondatore Richard Branson. La compagnia ha riaperto brevemente la vendita dei biglietti ai clienti 2 volte da quel volo, aumentando il prezzo da 250mila dollari.
Il veicolo VSS Unity decolla per mezzo di un un aereo da trasporto chiamato VMS Eve. Quando la coppia raggiunge un’altitudine di circa 15mila metri, Unity viene rilasciato e vola nello Spazio suborbitale con il proprio motore a razzo. Fino a 6 passeggeri e 2 piloti per volta possono andare nello Spazio suborbitale. Unity è attualmente a terra a causa dei lavori di manutenzione e miglioramento su VMS Eve, che dovrebbero continuare fino alla metà di quest’anno, hanno affermato i rappresentanti dell’azienda.
L’annuncio di giovedì era parte della pubblicazione dei risultati finanziari trimestrali da parte di Virgin Galactic. La società ha registrato una perdita netta di 93 milioni di dollari nel primo trimestre del 2022, rispetto a una perdita netta di 130 milioni di dollari nel primo trimestre del 2021. Le riserve di cassa della società sono pari a 1,22 miliardi di dollari al 31 marzo.